"La più bella vittoria fu quella del 1985 con Sir Brunetto".
Giuseppe Colombo è una persona che ha conosciuto da vicino Leonardo Viti detto Canapino, fantino del Palio scomparso nel 2007. Alla figura di Canapino abbiamo dedicato uno dei primi articoli del nostro giornale con l'intervista al figlio Lorenzo. Il Signor Colombo ci ha raccontato molti aneddoti interessanti riguardanti in particolare il Palio di Legnano in cui Canapino trionfò 4 volte, sempre per i colori di San Bernardino.
Signor Colombo, innanzitutto quale era il suo ruolo nella Contrada San Bernardino negli anni in cui ha conosciuto Leonardo Viti?
"Io ho fatto lo Scudiero ma quando Leonardo ha montato per la prima volta da noi nel 1978 mi occupavo della stalla e del cavallo. Con lui ho fatto 10 anni nella stalla di San Bernardino. Quell'anno vincemmo subito il Palio con un cavallo che si chiamava Faberina".
Ha avuto modo di seguirlo anche a Siena?
Sì, da quel primo Palio del 1978 con Leonardo nacque un bel rapporto di amicizia infatti dall'anno successivo (1979 n.d.r) ho iniziato anche a venire a Siena per i Palii di luglio e di agosto per dargli una mano con i cavalli di scuderia. La mattina davo da mangiare ai cavalli con suo figlio Lorenzo e la sera andavo in Piazza del Campo a vedere la prova. Mi ricordo che lui veniva spesso in scuderia con i dirigenti delle contrade dove montava per controllare che tutto in scuderia fosse a posto".
Come era Leonardo a scuderia?
"Bisognava un pò saperlo sopportare, aveva quel carattere un pò così però era molto scrupoloso e pignolo. I cavalli dovevano essere sempre tenuti bene e per lui erano la cosa più importante. Io con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto, mi chiamava il suo fratello minore. In scuderia da lui ho conosciuti tanti fantini come Cianchino, Truciolo e Il Pesse".
Recentemente Lorenzo Viti ha pubblicato un video su Facebook in cui ha sistemato la tomba di Valsandro, cavallo che vinse per San Bernardino nel 1980 e nel 1982: che ricordo ha di questo cavallo?
"Io lo curavo come se fosse un bambino, guai a toccarlo, potevo farlo solo io. Con lui avevo instaurato un ottimo rapporto anche perché fu il primo cavallo che Leonardo portò a Legnano. La vittoria più bella però per me fu quella del 1985 con Sir Brunetto, cavallo che non era molto quotato e che era nato in scuderia da lui. Fu una vittoria di cuore e mi ricordo che Leonardo pianse di gioia dopo quel Palio".
La pista di Legnano piaceva molto a Canapino....
"Sì, gli piaceva molto poi lui -a differenza degli altri fantini- non dormiva in albergo ma veniva sempre ospite a casa mia. Con lui c'era questo rapporto che è durato 25 anni: l'ho seguito ad Asti, ad Abbiategrasso e in tanti altri posti: lui mi telefonava e io lo seguivo".
A Siena, a detta di tanti addetti ai lavori, avrebbe potuto fare molto di più...
"Sì, lui aveva questo carattere un pò particolare e non era facile andarci d'accordo. C'è da dire però che quando montava dava veramente l'anima".
Concludendo, quale è il suo più bel ricordo legato a Leonardo Viti?
"Sicuramente la sua vittoria ad Asti nel 1986 per Nizza Monferrato. Vinse con Varigino, cavallo che avevo acquistato insieme a lui. Mi ricordo che mi diceva "la parte della testa è tua e la parte del sedere è mia". Quando poi Varigino ha smesso di correre, Leonardo me lo portò su a Legnano e l'ho tenuto fino alla morte: lo usavo per andarci in passeggiata. Mi ricordo che gli ultimi anni che veniva su alle corse a Legnano come prima cosa mi chiedeva subito come stava il cavallo".
