"Le Contrade hanno affrontato questo periodo con grande responsabilità".
Oggi, sabato 13 giugno, è il giorno della Festa Titolare della Contrada della Tartuca. Questa la nostra intervista ad Antonio Carapelli, Priore della Contrada di Castelvecchio.
Priore, una Festa Titolare che purtroppo sarà in tono minore come per tutte le altre Contrade: quali sensazioni prova in questo momento?
"Sicuramente c'è molta frustrazione, io sono entrato in carica a febbraio quindi per me sarebbe stata la prima Festa Titolare. Mi sono ritrovato in questa situazione e mi ero anche immaginato di iniziare battezzando i piccoli contradaioli, partecipando al Mattutino con i monturati e facendo tutte quelle attività tradizionali che si fanno durante la Festa Titolare. C'è profondo rammarico per questa situazione che si è creata comunque bisogna guardare avanti: sarà tutto rimandato di un anno."
La Società comunque sarà aperta...
"Sì, il Protocollo è stato sottoscritto da tutti i Priori e da tutti i presidenti di Società. Seguiremo questo Protocollo e quindi ci limiteremo ad aprire la Società permettendo l'afflusso dei contradaioli con le dovute cautele. Verrà messo in funzione il bar mentre le cucine per adesso non sono funzionanti".
In questo periodo quali sono state le attività anche a livello telematico organizzate dalla vostra Contrada?
"Noi come Tartuca abbiamo istituito un appuntamento settimanale con i contradaioli con una videoconferenza dedicata a tutti coloro che volevano parlare, chiedere e suggerire a me e ai Vicari. Durante il lockdown abbiamo istituito questo servizio per confrontarci con i contradaioli e ha riscosso un ottimo successo. Ci sono stati molti gruppi di persone che si sono prenotati per utilizzare questo strumento. La tecnologia ci aiuta in questo senso: siamo abbastanza soddisfatti. Inoltre ogni martedì e venerdì, in coincidenza con i nostri tradizionali cenini in Contrada, abbiamo mandato dei video intitolati "Stiamo vicini". Per quanto riguarda invece i corsi per alfieri e tamburini, abbiamo registrato dei tutorial che abbiamo postato sul nostro canale Youtube: erano dei video indirizzati soprattutto ai giovani per cercare di compensare la mancanza dei corsi che si sarebbero dovuti svolgere dal mese di aprile a Sant'Agostino. Certamente queste attività non possono sostituire le iniziative tradizionali e ordinarie".
Ha parlato del canale Youtube, uno strumento su cui voi come Contrada puntate molto...
"Sì, cerchiamo di stare al passo con i tempi e di adeguarci a questi mezzi di comunicazione. Ciò che prima era impensabile, adesso si può realizzare grazie alle nuove tecnologie. Riteniamo che certe cose della Contrada -seppur molto intime- vadano condivise. Di conseguenza il canale Youtube calza al pennello da questo punto di vista".
Recentemente avete donato un ecografo all'Ospedale di Siena...
"Sì, uno degli obiettivi delle Contrade è quello del mutuo soccorso. In questi momenti di difficoltà si tratta di iniziative importanti per sostenere chi ha più bisogno. Come Deputazione ci siamo sentiti quindi in dovere di dover contribuire alla gestione di questa emergenza sanitaria. Abbiamo donato quindi un ecografo al reparto Covid di Siena: è stata una donazione fatta mediante una sottoscrizione a cui i contradaioli hanno partecipato con entusiasmo".
Recentemente è scomparso Adù Muzzi, uno dei pilastri della vostra Contrada: un suo ricordo di questo grande personaggio?
"Tutte le volte che penso che Adù non c'è più, mi viene il magone. Al di là del fatto che ora ricopro un incarico, l'ho sempre visto come una persona vicina a tutte le generazioni. E' stata una persona che quando entravi nella Società Castelsenio ce lo trovavi. Il venerdì non mancava mai a cena nel solito tavolo: era un personaggio stimato e amato da tutti. Soprattutto era una persona con un grande cuore: era sempre il primo a rendersi disponibile per aiutare chi aveva bisogno. Dentro di noi c'è una grande tristezza anche per non aver potuto fare delle iniziative particolari per ricordarlo: quando avremo la possibilità cercheremo di ricordare la sua figura".
In generale secondo lei lei le 17 Contrade come hanno affrontato questo periodo di emergenza?
"Con grande senso di responsabilità, devo dire che anche durante le riunioni del Magistrato era abbastanza evidente che la soglia dell'attenzione era molto alta. C'è stata responsabilità da parte di tutti, abbiamo preso delle decisioni anche difficili come quella di annullare le due Carriere per l'anno 2020. Sono state decisioni sofferte ma le abbiamo prese consapevoli che in questo momento non era possibile fare niente. A livello di Priori, c'è stata una forte concordanza nel prendere le decisioni che poi sono quelle che tutti conoscono".
Ha parlato dell'annullamento delle due Carriere: sarà un'estate inusuale per tutti i contradaioli...
"Purtroppo è un'annata in cui ci hanno amputato la gran parte delle nostre attività, comprese quelle paliesche. C'è grande sofferenza per questo: speriamo di poter vivere insieme i periodi coincidenti con le Carriere perché questo è quello che la gente si aspetta".
Foto: www.tartuca.it
