Le parole del capitano del Monumento.
Iniziamo una serie di interviste ai 4 capitani di Castel del Piano in vista del palio di domenica 8 maggio. Iniziamo con Daniele Lepori, capitano della contrada del Monumento.
Daniele, come si sta avvicinando la contrada al palio di domenica?
"Direi in maniera perfetta, domenica scorsa abbiamo fatto il pranzo della presentazione del palio dove eravamo più di 80 persone: la contrada ha risposto in maniera eccellente. Dopo un periodo complicato per tutte le manifestazioni storiche, possiamo dire che Castel del Piano c'è".
Il vostro punto fermo è Jonatan Bartoletti ma, nel caso in cui Scompiglio non dovesse montare, avete un "piano b"?
"Noi partiamo da Jonatan Bartoletti e rimaniamo su Jonatan Bartoletti. Un capitano come me non metterà mai a repentaglio la sicurezza di un professionista come Jonatan. Noi decideremo insieme a lui e- qualora non dovessero esserci le condizioni e i presupposti perché magari il cavallo non piacerà al nostro fantino- noi rimarremo sempre e comunque con Scompiglio. Questo vuol dire che le decisioni saranno condivise tra capitano e fantino: questo è il nostro piano b".
Che caratteristiche deve avere secondo te il cavallo ideale per Castel del Piano?
"Castel del Piano è una pista complicata con una mossa unica al mondo. Il cavallo deve partire bene, girare stretto, e fare sì che la pista possa portare il risultato migliore. La contrada del Monumento in questi anni non ha mai guardato solo al cavallo ma molto anche ai rapporti. E' vero che il cavallo è "mezzo palio" ma per noi contano molto di più i rapporti. Se il palio non dovesse arrivare ora a maggio, prima poi ti posso garantire che arriverà".
E il fantino invece quali caratteristiche deve avere?
"Le caratteristiche di Jonatan Bartoletti: crediamo molto in lui e con lui abbiamo aperto un rapporto fondato sul rispetto. Tutte le altre contrade si chiedono se lui monterà o non monterà da noi: non importa, quello è importante è che Jonatan Bartoletti è il fantino della contrada del Monumento, sia che monti che non monti".
Voi non siete abituati ad avere due palii in un anno: hai già un piano in testa a seconda di come andrà questo palio, in prospettiva anche del palio ordinario di settembre?
"Quando vinsi nel 2008 il mio primo palio con Giovanni Atzeni e Guschione, il giorno dopo il mio tenente disse in un'intervista che il palio di Castel del Piano è fatto con i partiti e quindi con le alleanze. Io sono una persona di parola: rispetterò quello che ho promesso e so che le persone che hanno promesso a me, manterranno la parola fino in fondo. Non mi sto preoccupando del palio di maggio e di settembre ma della carriera nella sua interezza. Quello che è stato detto verrà rispettato".
Che significato ha per la comunità di Castel del Piano tornare a correre il palio dopo due anni di stop?
"E' un emozione incredibile, io voglio ringraziare l'amministrazione comunale per lo sforzo inaudito che ha fatto. Per una comunità piccola come la nostra è uno sforzo enorme e li ringrazio tantissimo. Io ho sempre detto che il palio è una medicina sociale: quando c'è il palio tante cose si aggiustano".