L'iniziativa è stata presa dalle tre Contrade dove Urbino ha vinto: Aquila, Pantera e Selva.
Siena dimostra ancora una volta il suo amore per il cavallo, il vero protagonista della Festa senese. Come riportato da “La Nazione di Siena” è stato infatti deciso di erigere una lapide alla scuderia di Mario Savelli in onore di Urbino de Ozieri, grandissimo cavallo della Storia del Palio, scomparso nel 2003 all'età di 30 anni.
L'iniziativa è stata presa dalle tre Contrade dove Urbino ha vinto i suoi 3 Palii della sua breve ma sfolgorante carriera di cavallo da Palio: Aquila, Pantera e Selva; un'iniziativa che dimostra ancora una volta l'amore di Siena per questi animali. L'opera sarà realizzata dal selvaiolo Velio Cini nel luogo di sepoltura alla scuderia di Mario Savelli dove questo grande cavallo trascorse i suoi ultimi anni di vita.
Urbino de Ozieri, nato nel 1973 da Bazouka e Oneglia, e di proprietà di Danilo Boschi, Pier Guido Landi e Guerriero Cappannoli, esordì nel Palio del 16 agosto 1977 nella Chiocciola montato da Antonio Zedde detto Valente. In quel Palio Urbino non riuscì a vincere ma l'anno seguente, il 1978 fu il suo anno con il Cappotto personale a luglio nella Selva montato da Bastiano e ad agosto nella Pantera con Cianchino.
La terza ed ultima vittoria fu nella Carriera del 16 agosto 1979 nell'Aquila con Aceto. Dal 1980 al 1985 Urbino fu poi sempre escluso dai Capitani per “manifesta superiorità”; senza quelle esclusioni Urbino avrebbe probabilmente aumentato il suo numero di vittorie.
In occasione della Tratta del 13 agosto 2002, grazie al giornalista del Corriere di Siena Andrea Bianchi, fu portato in Piazza per avere l'ultimo omaggio dalla Città che aveva ammirato le sue imprese di grandissimo cavallo da Palio.
Francesco Zanibelli
Fonte: La Nazione di Siena
Foto: www.ilpalio.org