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"La Selva è stata una Contrada che mi ha insegnato e aiutato molto. Mi hanno sostenuto nei momenti difficili, li devo solo ringraziare e avrei voluto ripagarli con la vittoria".
La Voce del Palio, alla vigilia di questo Palio del 2 luglio, ha scambiato due parole con Valter Pusceddu detto Bighino che ha parlato del Palio di Siena e non solo.
Allora Valter: sei soddisfatto della tua stagione di corse a pelo fino ad ora e dei tuoi cavalli di scuderia?
Sono soddisfatto, bene o male hanno vinto tutti: abbiamo vinto a Pian delle Fornaci e a Monteroni. Abbiamo perso una giornata di Fucecchio che è stata rimandata e poi Valentano; per il resto abbiamo corso un pò ovunque.
I risultati che hai ottenuto sono anche un premio al tuo lavoro e a quello di tutta la scuderia.
Io quando investo soldi su un cavallo preferisco privilegiare la qualità anche se i cavalli che ho non sono tutti di elevata qualità. Cavalli come Shamera e Suelzu de Mores sono cavalli di media qualità però si sono adattati bene e sono preparati. Michele Uccheddu ha vinto 3 corse con Teresina Mia che è una cavalla nuova e che credo abbia un bel futuro.
Perché hai preso la decisione di non iscrivere nessuno dei tuoi cavalli al Protocollo?
Lo scorso anno avevo provato a iscrivere Suelzu e Shamera ma furono scartati perché non avevano la morfologia adatta. Io credo che siano due cavalli sani, che fanno il canape e non calciano. A quel punto mi sono un pò "arreso", mi dispiace perché a me piaceva portare i cavalli in Piazza del Campo.
Per Bighino in questo Palio di Luglio si parla di Istrice, Nicchio e Tartuca
Per i rapporti passati, tranne la Lupa, con cui ho un rapporto di lavoro e non di monta, con tutte le altre 9 contrade che corrono questo Palio ho dei buoni rapporti con tutti. Sono contento delle tre Contrade che sono state estratte a sorte (Tartuca, Nicchio e Oca), perché sono Contrade con coi ho un buon rapporto. Devo escludere la Lupa perché ho un rapporto con l'Istrice che dura dal 1999.
Da "spettatore" alle corse in provincia come hai visto i cavalli esordienti?
Ho visto tanti cavalli che dallo scorso anno sono migliorati molto. Qualcuno ha vinto ma non significa nulla: se un cavallo vince le corse a Monticiano non è detto che possa andare bene anche in Piazza del Campo. Secondo me devono partire dall'idea che, oltre alle misure, un cavallo debba avere la "serietà" per fare questo percorso. Ci vogliono i cavalli che diano garanzie a tutte e 10 le Contrade di poter fare il Palio.
I cavalli esperti, invece, come li hai visti?
Sono cavalli che hanno fatto dei risultati, non devono far vedere niente, per loro è più una preparazione al Palio. Oggi spesso accade che un cavallo viene tolto per manifesta superiorità perché ha vinto due corse, è una cosa che non esiste. Nel Palio di luglio dello scorso anno c'erano 5 Contrade con un cavallo da corsa ed è uscito un bel Palio.
Togliendo Siena, quali saranno i tuoi prossimi appuntamenti?
Domenica 19 sarò a Ferrara. Poi sarò anche a Bientina, Feltre e Asti. Mi piacerebbe andare anche a Castel del Piano. Invece a Piancastagnaio sono squalificato per un anno ma porterò ugualmente i miei cavalli per la contrada del Borgo.
Tra i Palii italiani quale è la pista che ti piace di più?
Mi piace molto la pista di Legnano, ora lì sono squalificato, ci ho vinto due volte. Sicuramente anche i cavalli aiutano molto per fare le prestazioni. Io per ogni Palio dove so che devo correre mi preparo: si vince e si perde ma comunque siamo sempre protagonisti.
Le assenze di Alberto Ricceri e Andrea Mari quanto sposteranno in questo Palio di luglio?
Di certo loro sono due "prime monte". Con due fantini di prima fascia in meno si potrebbero "scalare" alcune posizioni per quanto riguarda gli altri fantini. Ci potrebbe essere qualche rientro mentre non so se ci potranno essere degli esordi, dipende da come saranno gli "incastri".
Tu hai corsi tanti Palii senza mai vincere: quale è il Palio che rimpiangi di più?
Ho sempre detto che il Palio nella Selva (16 agosto 2005 con Vai Go n.d.r) lo avrei voluto vincere perché la Selva è stata una Contrada che mi ha insegnato e aiutato molto. Mi hanno sostenuto nei momenti difficili, li devo solo ringraziare e avrei voluto ripagarli. Magari in futuro potrei tornarci e vincerci il Palio.
Quanto è cambiato il Palio dal tuo esordio nel 1999?
Sono cambiate le dirigenze, è cambiato il Palio. Oggi si vuole tutto subito ed è tutto molto veloce. Secondo me anche i popoli danno troppo poco tempo alle dirigenze: non si può sempre a vincere, a volte devi "costruire". Non è che se un Capitano non vince un Palio in due anni non è capace a fare il dirigente, ti deve toccare anche il cavallo giusto.
Il tuo obiettivo per questa annata paliesca 2016?
Intanto mi vorrei confermare nel Palio di luglio. Mi manca di vincere a Siena poi negli altri Palii ho vinto un pò dappertutto. Io credo che alla fine la serietà e il lavoro paga: la gente sa che io sono di parola. in questi ultimi due anni ho avuto dei momenti difficili ma sono riuscito a tirarmi su, spero che mi possa capitare un'occasione importante.
Francesco Zanibelli
Foto: www.ilpalio,org