Il Bufera era al suo esordio.
Era da 27 lunghi anni che la Lupa aspettava la vittoria. Ripercorriamo la storia di quella bellissima vittoria con Dario Colagè detto il Bufera e Vipera.
Alla Tratta del 29 giugno furono presentati ben 33 cavalli. Furono effettuate 6 batterie, più 2 di recupero.
Favorite dalla sorte furono la Civetta a cui fu assegnato per la seconda volta Figaro (che aveva vinto l'anno precedente nell'Aquila con Bucefalo), L'Oca con Benito (che all'epoca aveva vinto 4 Palii) e la Lupa con la purosangue Vipera, vittoriosa 2 anni prima nella Selva montata da Guido Tomassucci detto Bonito da Silva.
In quel lotto erano presenti anche due cavalli che avrebbero fatto la storia negli anni successivi: Galleggiante, che andò in sorte alla Chiocciola e l'esordiente purosangue Pytheos, assegnato al Bruco.
Completavano il lotto Fogarizzu (Pantera), Lespine (Aquila) e gli esordienti Mausy (Drago), Germanu (Leocorno), e Emy (Selva).
Le monte si assestarono quasi subito con Aceto che tornò a montare Figaro nella Civetta (nel Palio del 2 luglio 1986 non poté correre per un infortunio) mentre Bastiano andò nel Bruco sul promettente Pytheos.
La Lupa su Vipera scelse la monta dell'esordiente Dario Colagè da Canino (VT) che in precedenza aveva al proprio attivo solamente una prova nella Pantera nel Palio del 16 agosto 1985; fu battezzato Il Bufera. L'Oca su Benito scelse invece la monta di Massimino che il 2 luglio dell'anno precedente aveva trionfato per i colori del Nicchio, proprio con Benito.
Completavano il quadro delle monte Truciolo (Chiocciola), Bazzino (Selva), Falchino (Leocorno), Moretto (Drago), Tredici (Pantera) e l'altro l'esordiente Renato Gigliotti (a cui fu dato il soprannome di David) nell'Aquila.
Le prove passarono senza grossi "squilli". Si arrivò al Palio con il Mossiere Daniele Masala che chiamò tra i canapi nell'ordine: Lupa (Il Bufera-Vipera); Bruco (Bastiano-Pytheos); Drago (Moretto-Mausy); Oca (Massimino-Benito III); Aquila (David-Lespine); Selva (Bazzino-Emy); Pantera (Tredici-Fogarizzu); Civetta (Figaro-Aceto); Lecorno (Falchino-Germanu) e di rincorsa la Chiocciola (Truciolo-Galleggiante).
La mossa non fu facile a causa dei calci da parte di Vipera e del disturbo portato dal Leocorno alla favoritissima avversaria Civetta. Alla mossa valida valida partì in testa la Lupa, seguita da Bruco e Oca. Al Primo San Martino era in testa il Bruco, seguito da Lupa e Pantera (che superò l'Oca).
Al Casato ci fu caduta di Bruco e Lupa con gli scossi Pytheos e Vipera che facevano l'andatura. Era dunque in testa il Bruco, seguito da Lupa, Oca e Civetta che aveva rimontato molto bene dopo una partenza non felicissima.
Al terzo San Martino il colpo di scena: Pytheos si fermò, passò così in testa Vipera, lo scosso della Lupa. L'arrivo all'ultimo Casato fu bellissimo con Vipera , insidiata dall'Oca all'interno e dalla Civetta all'esterno che riuscì però ad avere la meglio facendo gioire il popolo di Vallerozzi.
La Lupa non vinceva dal 1973 e il Capitano in quel Palio fu lo stesso della vittoria precedente ossia il grandissimo senese e lupaiolo Vittorio Beneforti a cui è andato il nostro personalissimo pensiero quando abbiamo visto l'arrivo vittorioso di Scompiglio su Preziosa Penelope.
Francesco Zanibelli
Foto: www.ilpalio.org