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Nuova intervista al Presidente dell'Associazione Palio delle Contrade di Buti.
Come ricorderanno i nostri lettori un mese e mezzo fa circa abbiamo intervistato Lorenzo Cauturegli (https://www.lavocedelpalio.it/2016/10/Intervista-al-Presidente-dellAssociazione-Palio-delle-Contrade-di-Buti), Presidente dell' Associazione Palio delle Contrade di Buti.
In quell'intervista si parlava esplicitamente dell'ipotesi di un ricorso al Tar in merito all'Ordinanza del Ministero della Salute che vieta l'uso dei cavalli purosangue nei Palii.
Abbiamo contattato ancora Il Presidente delle Contrade di Buti per fare il punto; ricordiamo che il Palio di Buti si dovrebbe correre domenica 22 gennaio.
Allora Lorenzo, facciamo un attimo il punto della situazione
"Il ricorso al Tar è stato fatto nei confronti del parere espresso dal tecnico del Mipaaf in quanto a nostro avviso non ci sono i presupposti per cui il tracciato di Buti non possa rientrare nell'ordinanza. Secondo noi analogie con la pista da ippodromo sono innumerevoli a partire dalla tipologia della pista che è di 800 metri.
Poi le raggiature interne sono superiori a quelle di ippodromi come Capalbio e Corridonia. Inoltre l'ordinanza prevede che la pista sia delimitata da materiale assorbente ai bordi dove non ci sono gli spazi e le vie di fuga, cosa che da noi è rispettata.
Inoltre la nostra è una partenza "libera" con l'elastico, che è prevista anche negli ippodromi in caso di presenza di cavalli che non vogliono stare all'interno delle gabbie. La nostra partenza non rappresenta un "impedimento" come in altri palii dove c'è la presenza del canape.
Infine i cavalli vengono montati a sella e quindi per noi ci sono tutti i presupposti per correre. Sulla base di queste motivazioni abbiamo fatto il ricorso".
L'udienza per il ricorso quando è prevista?
"Sarà martedì 13 dicembre, il nostro obiettivo è riuscire a correre con i purosangue perché abbiamo sempre corso così e a nostro avviso il cavallo purosangue è più adatto alla nostra pista, il cavallo mezzosangue viene utilizzato nelle piste alla tonda dove deve continuamente interrompere e riprendere l'azione.
Noi siamo fiduciosi di portare a termine questo ricorso, secondo noi quest'ordinanza generalizza troppo e non tiene conto delle caratteristiche singole di ogni Palio e di ogni pista".
Il Palio verrà rinviato rispetto alla data canonica?
"C'è uno sforzo "disumano" da parte dell'organizzazione e di tutte le Contrade, noi vogliamo mantenere il nostro Palio, sia a livello di date che di tradizioni.
Noi ad oggi abbiamo l'autorizzazione a correre il Palio del 22 gennaio con i mezzosangue, in caso di esito negativo del ricorso stiamo valutando l'ipotesi di fare un "Palio straordinario".
Noi vogliamo che questa nostra "unicità" del primo Palio dell'anno corso a sella con i cavalli purosangue rimanga, le Contrade sono tutte unite nel portare avanti questa battaglia.
Abbiamo deciso che anche in caso di esito negativo del ricorso i festeggiamenti a Sant'Antonio ci saranno comunque e in quel caso valuteremo l'ipotesi di non correre il Palio o di un eventuale rinvio. L'unica certezza è che noi il 22 gennaio vogliamo correre con i purosangue".
Francesco Zanibelli