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Il cavallo Robolt è andato in pensione


Il cavallo Robolt è andato in pensione
30/10/2020

Ha vinto 14 corse in ippodromo.

Nelle corse regolari e nelle corse a pelo ci sono dei cavalli che hanno sempre fatto la differenza. Uno di questi è sicuramente Robolt, cavallo che ha regalato tante gioie ai suoi proprietari.

Un cavallo dal grande cuore che lo scorso agosto è andato ufficialmente a godersi il meritato riposo. Baio nato nel 2010 dallo stallone Il Curato (padre di altri cavalli di qualità come Brigantes, Questurino e Reverenda Madre) e dalla fattrice Calendimaggio, in ippodromo ha ottenuto ben 14 vittorie e 27 piazzati su un totale di 52 corse disputate.

L'ultima corsa disputata è quella del 31 luglio scorso a Follonica dove ha ottenuto un ottimo terzo posto montato da Salvatore Sulas. Per quanto riguarda le corse a pelo, segnaliamo le due vittorie a Pian delle Fornaci ed una vittoria ad Asti, oltre che un ottimo secondo posto al Palio di Ferrara 2019 per il Borgo San Giovanni con Alessio Migheli. Abbiamo contattato Ranieri D'Elci, uno dei proprietari, che ci ha raccontato la storia di questo cavallo.

 

Ranieri, come è partita l'avventura con Robolt?

"Lo abbiamo allevato io, mio fratello Andrea e Marco Vespa. La madre è Calendimaggio che era la nostra fattrice mentre il babbo è Il Curato. Purtroppo in corsa ha debuttato con un anno di ritardo".

 

In ippodromo ha avuto risultati molto importanti...

"Sì, è andato benissimo: forse se fosse nato con 3 o 4 anni di ritardo sarebbe anche riuscito a vincere un Gran Premio. Purtroppo si è dovuto scontrare con cavalli come Adone da Clodia, Bochalet da Clodia, Pressing de Mores e Qantu Alese che sicuramente erano superiori a lui. Credo comunque che il suo curriculum parli da solo". 

 

Ricordiamo anche l'ottima prestazione al Palio di Ferrara dello scorso anno..

"Sì, fu montato da Alessio Migheli e arrivò secondo di pochissimo dietro all'accoppiata di San Luca con Valter Pusceddu e Calliope da Clodia. Devo dire che in Piazza Ariostea Robolt andava molto bene. Secondo me in provincia è stato un pò sfortunato perché lo ha un pò frenato il suo carattere. Essendo molto generoso e molto emotivo, aveva qualche difficoltà di gestione, specialmente nelle fasi di partenza. E' un cavallo che quello che aveva te lo dava in tutte le corse". 

 

Quale è la vittoria in ippodromo che ricordi con più piacere?

"A parte la prima del novembre del 2012 a Grosseto con Angelo Citti che è indimenticabile, poi ce ne sono state molte altre, sempre al Casalone dove è stato montato da Salvatore Sulas". 

 

Adesso quindi farà il "pensionato"...

"Sì, è stato dato in affido a Duccio Cartocci che lo ha sempre portato in pista".

 

Si ritroverà un nuovo Robolt?

"Proprio in questi giorni è arrivato dalla Sardegna un cavallo che abbiamo fatto nascere io e Marco Vespa. Si chiama El Chapo, ha un'ottima genealogia essendo figlio della purosangue Francescana e dello stallone Vintinoe. E' una scommessa, è un fondo inglese e sarà allenato da Dino Pes".

 

Proprio Dino Pes detto Velluto è stato l'interprete di Robolt nel corso degli appuntamenti di corse a pelo in cui il baio è stato protagonista. Lo abbiamo contattato.

 

Dino, parliamo dei tuoi successi con Robolt in provincia...

"Ci ho vinto una corsa a Pian delle Fornaci ed una corsa ad Asti. Nell'altra vittoria a Pian delle Fornaci lo montava Valter Pusceddu".

 

Un cavallo con un grande cuore...

"Sì assolutamente, un cavallo fantastico. A quel tempo in ippodromo non c'era la categoria intermedia e quindi spesso si è dovuto scontrare con cavalli di grande qualità. Anche quando non ha fatto niente, è sempre stato protagonista: in ogni corsa ci metteva sempre il cuore".

 

Abbiamo contattato infine il jockey Salvatore Sulas che con Robolt ha ottenuto molte vittorie in ippodromo.

 

Salvatore, con Robolt hai vinto molte corse ma quale è la sua caratteristica che ha fatto la differenza?

"Sicuramente la sua caratteristica principale è sempre stata la generosità. Ha vinto in testa e da dietro in tutti gli ippodromi dove ha corso. Proprio per questa sua generosità ha incontrato i cavalli migliori. Lui forse era un pò inferiore alle prime categorie ma, grazie a questo suo carattere, riusciva comunque a fare la differenza. Se avesse avuto un pò più di motore secondo me sarebbe stato quasi imbattibile". 

 

La tua vittoria più bella con lui?

"Non ne ricordo una in particolare però mi ricordo che nei terreni in sabbia andava molto meglio che sull'erba".



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