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“il Palio vi offre una ragione, senza imbarazzo, per un patriottismo totale e intenso – dalla nascita alla morte”
Ci ha scritto l’inglese Mark Damazer, grande appassionato di Siena e Palio: “Questa sarà la mia quarantesima volta a Siena per il Palio e, ancora, il cuore batte un po’ più forte la mattina dell’assegnazione. Cosa succederà alle contrade che preferisco – Torre e Tartuca? I migliori cavalli verranno ancora una volta esclusi (vorrei che i capitani invertissero la loro recente cautela)? Quanto rumore faranno le contrade che avranno fortuna? E, al contrario, come si può apparire tanto abbattuti quanto i contradaioli dopo che il sindaco ha assegnato loro un cavallo senza speranza?
E poi – cosa farà Atzeni? Non è forse ora che Scompiglio vinca di nuovo? E Bruschelli junior – ha ereditato l’abilità, la fortuna e l’astuzia del padre?
Da inglese, posso dirvi, senesi, che il Campo alle 13:00 del 29 giugno, o del 13 agosto, non è tanto la piazza più bella del Mondo (anche se lo è), quanto un forno per la pizza. Il rosso non deriva dai pomodori sulla crosta, ma dalla pelle scottata dei turisti impreparati. Almeno io so di portare sempre molta crema solare.
Voi senesi siete fortunati – perché il Palio vi offre una ragione, senza imbarazzo, per un patriottismo totale e intenso – dalla nascita alla morte. Amo la mia città – Londra – ma davvero non c’è nulla che io possa rivendicare come un diritto di nascita londinese che possa definirmi come una contrada definisce ogni senese.
Ecco la prova. Ero nella sede della Torre nel 2005 quando, finalmente – finalmente – dopo un’attesa dolorosa di 44 anni, hanno vinto – con Trecciolino come fantino – avendo fatto, cosa incredibile, il cambio dall’Oca.
Quindi – che abbia inizio la gloriosa follia, e a tutti voi senesi che leggete – godetevi la vostra fortuna”.
Mark Damazer CBE, Ex Controller BBC Radio 4 e Master del St Peter’s College, Oxford