Continua il "viaggio" de "La Voce del Palio" alla scoperta delle strategie delle Contrade fucecchiesi.
Roberto Giannelli, classe ‘69, è un altro dei Capitani storici di Fucecchio; alla guida della sua Contrada Le Botteghe da più di 16 anni.
Le Botteghe durante l’inverno paliesco è stata protagonista di un ‘operazione importante, che la dice lunga su quale sia l’impostazione che Giannelli e il suo staff hanno intenzione di dare al Palio del 2016: l’ingaggio di J.Bertone, veterinario del Nicchio come supporto tecnico e collaboratore del loro veterinario Mauro Benedetti.
E: Roberto : le Botteghe e Bertone, racconta.
R: Fucecchio è una di quelle piste dove il veterinario conta doppio, in teoria devi preparare il cavallo avuto in sorte a due corse, una quasi immediatamente successiva all’altra, Bertone, veterinario della Nobile Contrada del Nicchio, è uno per cui ho sempre nutrito ammirazione, ci potevano essere dei dubbi da parte sua, escluso il Palio di Siena non presta mai il suo lavoro ad altri Palii o corse simili, ma l’accordo è stato fatto.
E: questo primo passo rivela le vostre intenzioni ,siete partiti in quarta nel 2016, senza tralasciare a partire dalla stalla , nessun aspetto; anche le voci di corridoio rafforzano questa sensazione pare che alle Botteghe non si scherzi
R. si, ma in realtà non abbiamo mai scherzato alle Botteghe … anche se non si vince dal ‘90, la mia è una Contrada che, e lo dico con grande orgoglio, il Palio non lo ha mai subito.
C’è venuta poco o niente incontro la fortuna, se guardi i cavalli avuti in sorte c’è da spaventarsi; c’è stato qualche intoppo, come il Palio con Giovanni Atzeni che si fece male in batteria ma è anche vero che Borgonovo, la nostra rivale è all’asciutto dal 1995 pur avendo avuto, almeno rispetto a noi, possibilità maggiori di vincere o comunque giocarsi il Palio.
E: una rivalità tosta la vostra, come vedi le novità sul regolamento a questo proposito ?
R: tostissima direi; l’unica rivalità nata in Buca (nel 1985 ndr) ma nonostante questo, nonostante sia molto sentita da tutte e due le parti non abbiamo mai fatto ricorso a grosse cose tra i canapi, per cui ti dico che per noi sono cambiamenti abbastanza ininfluenti .
E: Roberto, Le Botteghe storicamente ha un legame forte e alla luce del sole con il personaggio principe del Palio, ma quasi per paradosso, protagonista dei Palii ovunque tranne che in Buca ; anzi proprio Fucecchio è sempre stata la piazza che orgogliosamente ha rivendicato la propria indipendenza dal potere di Luigi Bruschelli .Come nasce il legame tra la tua Contrada e lui?
R: è , se volessimo dargli un ‘età, ormai è un adolescente… quando nel 2001 diventai Capitano il mio sogno era montare il migliore; volevo un gran nome da regalare alla mia Contrada; lo cercammo e lui venne alla Botteghe, da lì negli anni un rapporto prima di lavoro è diventato un legame di amicizia che è cresciuta e si è rafforzata, Trecciolino è diventato un consigliere importante per me. Sulla sua non influenza sul nostro Palio, posso avere dei ragionevoli dubbi.
E: questo rapporto risulta evidente anche dalle scelte fatte, in base ai fantini, negli anni quasi tutti se non tutti sono usciti di lì; hai rimesso anche a lui la giubba delle Botteghe dopo molti anni, quanto ti ha condizionato, nella scelta del fantino, questa situazione?
R: mi ha favorito delle volte, inutile negarlo, ho avuto a disposizione un discreto ventaglio di monte ma legarmi no, non proprio; la mia Contrada ha sempre cercato e si è sempre mossa per avere aperte il maggior numero di strade , magari con un occhio di riguardo a quella determinata scuola, questo è ovvio, lo dice la storia stessa degli ultimi nostri 16 anni di Palio.
E:l’occhio di riguardo quest’anno pare sia puntato su Enrico Bruschelli , se la leggi dal fuori, sembra quasi una possibile quadratura di un cerchio, quanta voglia c’è alle Botteghe di montarlo?
R: c’è voglia di montarlo per un motivo semplice, perché è libero da legami e perché ad oggi è una delle primizie a cavallo secondo le nostre valutazioni, ma non è assolutamente l’unico nome che abbiamo vagliato. A prescindere dal lato romantico che la vicenda Bruschellino- Botteghe può assumere, non è così scontato che indossi la nostra giubba la sera del 22 maggio.
Stiamo costruendo ovviamente due palii, il nostro e quello guardando Borgonovo: le considerazioni le facciamo tutte nel possibile, ma quest’anno più di sempre sento di dover guardare in alto, di chiamarla anche così la fortuna, con l’audacia.
E : Roberto, come deve essere il tuo fantino?
R: uno che mi piace, a pelle e che di stomaco mi da fiducia, uno con cui sto bene e con cui stanno bene anche i ragazzi intorno a me.
E: e il cavallo ideale per la Buca?
R: sano, soprattutto sano; purtroppo negli ultimi anni alcune Contrade non hanno avuto la possibilità di lottare fino in fondo a causa di questo motivo, e non va bene; un conto è il valore e su quello la fa da padrona la sorte, un altro la condizione fisica.
E :anche tu sei un Capitano di lungo corso, questo Palio di Fucecchio quanto e come è cambiato?
R: parecchio; sia proprio nel gioco di fare il Palio, sia nelle Contrade che sono vive più che mai, ; è un Palio in rampa di lancio, un pizzico di attenzione in più da parte delle istituzioni basterebbe per farlo diventare davvero il fiore all’occhiello della nostra città.
E : li senti questi 16 anni e più addosso , perché sono tanti, perché comunque si , la tua rivale è all’asciutto ma anche da voi la vittoria manca da troppo?
R: la verità ? li sento poco … e per un motivo semplice il Palio mi diverte ancora tanto , mi appassiona; vuoi per le mie origini senesi vuoi perché ho la fortuna di ricoprire con il massimo appoggio della mia Contrada un ruolo bellissimo, che si è faticoso, impegnativo spesso fonte di delusioni, ma è il ruolo dei ruoli, o ce lo hai addosso o no. La nostra è una realtà particolare, se così posso definirla, una Contrada unita, forte, attiva; che non si ferma , che supera gli anni di attesa con grande fiducia in chi la guida ,mantenendo sempre la voglia di fare, di divertirsi di vivere le emozioni e i piaceri della Contrada indipendentemente dai risultati.
Umanamente ho ricevuto e ricevo moltissimo da questa esperienza e quando li guardo, i miei ragazzi, ne sono fiero, perché vedo come negli anni il mio messaggio è passato a loro; alle Botteghe il Palio a prescindere, si deve vivere e si vive per quello che è, una festa; questo è il punto cardine della nostra mentalità, questo è anche uno dei miei motivi di maggiore orgoglio nell’ essere il Capitano di una Contrada così, sana e che sa stare bene.
Se lo meritano davvero un 2016 incredibile.
E: Le Botteghe suonano la carica?
R: Si.
Eleonora Mainò
Foto: Alessio Pacini