Noi siamo delle Calle.
Alberto Bertini diventato Capitano di Cappiano lo scorso anno, ha raccolto un eredità grossa dal suo predecessore, Paolo Catastini, alla guida della Contrada per moltissimi anni.
E: come hai fatto ? hai ereditato il suo bignamino?
A: intanto ho fatto che mi sono preso una bella gatta da pelare,di cui ero abbastanza digiuno, mi sono
accollato un attesa lunghissima, la nostra, con tanta fame di vittoria e un ‘avversaria che aspetta da più
tempo di noi; per il bignamino dico di no , ho cercato, abbiamo cercato con lo staff che ho composto, di
partire da zero.
Ci siamo scelti un punto di riferimento, Valter Pusceddu e non è un segreto per nessuno, una persona con
cui il legame è importante e di grosso scambio, non solo professionale ma anche umano e questa è una
cosa che ci è piaciuta e ci piace molto.
Una scelta precisa che segue determinate linee guida e di movimento nel preparare il nostro Palio.
Una condivisione, se vuoi , anche di come si intende la corsa qui alle Calle, dove il Palio è una guerra, che
va guardata in faccia.
Dove conta molto la politica, la parola, il rispetto, ma dove bisogna essere decisi.
E: Cappiano gode un po’ di questa fama nell’ambiente, di una Contrada battistrada, se possiamo definirla
così, anche esaminando il Palio dello scorso anno, le scelte fatte non sono state scontate
A: (sorride) si, in effetti.
Ma sai qui si torna un po’ a quello di cui si diceva prima; la politica che conta.
Il Palio dello scorso anno, vuoi perché eravamo all’inizio vuoi perché comunque alla Ferruzza era andato in
sorte quello che a nostro parere era il cavallo migliore supportato poi da un ottimo fantino, non si era
messo benissimo; c’erano delle scelte da fare importanti e le abbiamo fatte.
Abbiamo scelto un giovane ben preparato ma esordiente, con cui il rapporto è stato ottimo, abbiamo
gestito una mossa di rincorsa non facile, il tutto cercando di non sacrificare ne’ i rapporti con le altre
Contrade, ne’ il rapporto con Valter né il suo valore, ma soprattutto cercando di chiudere le possibilità di
vittoria della avversaria, non solo con la nostra tattica di corsa.
E: questo vuol dire che, nel caso, Cappiano la grossa forza che ha in mano sarebbe disposta nuovamente a
metterla a disposizione?
A: vuol dire che Valter è la nostra prima scelta, la nostra fascia A e sebbene sia uno capace di ricoprire tutti
i ruoli, e lo ha fatto vedere in tutti questi anni di carriera, il Palio si muove anche su un certo tipo di
operazioni politiche e di conseguenti scelte a nostro avviso, tali da non voler penalizzare ne’ lui né noi..
Cappiano prepara un Palio in attacco ma organizza anche la difesa, abbiamo altri nomi tenuti in
considerazione a seconda delle esigenze, uno , peraltro , mai nominato ancora da nessuno.
Ci si deve muovere su più piani, cercando di fare , nel possibile, un gioco chiaro e con la consapevolezza che
Cappiano è una Contrada che non si adatta.
E: che popolo è Cappiano, l’idea è che sia fortemente legato alla sua origine distaccata dal paese, una
Contrada con un’anima diversa e tutta sua.
A: si, noi siamo proprio delle Calle ti potrei rispondere … abbiamo un impronta ben precisa e delineata e ci
teniamo parecchio a portarla avanti e tramandarla. Abbiamo cercato per esempio per quello che riguarda
il Palio e la gestione dei 4 giorni di accorparci a un modello senese che tenga conto di ritmi ben precisi,
attenzione e serietà nella gestione del cavallo , del fantino ma anche del popolo stesso. Ci teniamo molto
all’immagine e al decoro di Cappiano, da sempre. Passato il Ponte Mediceo si apre un piccolo universo in
cui ci identifichiamo moltissimo, una contrada attiva che lavora parecchio.
E: Alberto, da Cappiano come si vede il Palio inteso come festa, cambia , cresce, si trasforma?
A. si, ma te la metto diversamente, cresce la mentalità di chi lo fa e di chi lo vive ma non cresce il Palio,
come se ad un certo punto , ad un certo livello ci fosse un blocco che non lo fa sbocciare e non lo valorizza
in pieno.
E: che caratteristica principale dovrà avere il cavallo che avrai in sorte tra poco meno di due mesi?
A: essere sano, da li in poi anche grazie a un signor veterinario che fa parte del nostro staff Fernando
Canonici , si può tentare un salto di categoria.
E: e il fantino ?
A: rispettoso, soprattutto, della Contrada , dei suoi colori e del rapporto che instaura con lo staff Palio, uno
di quei rapporti in cui, finchè si sta insieme si sta insieme per bene, ma che non oscura la nostra identità.
Eleonora Mainò
credito fotografico : archivio storico Granducale Contrada di Cappiano