"Non ho da rendere piaceri a nessuno".
Dopo i Capitani delle 12 Contrade di Fucecchio, la Voce del Palio, in prossimità ormai del Palio inizia un piccolo ciclo di interviste con alcuni dei fantini che molto probabilmente vedremo in Buca il pomeriggio del 22 maggio, dove al momento pare delinearsi il ritorno di grandi nomi del passato più recente. Il primo a sottoporsi alle nostre domande e' Virginio Zedde, detto lo Zedde.
Tra i molti nomi che nei vari mesi si sono susseguiti come papabili per un posto in Buca, quello di Virginio Zedde, tra i tanti è rimasto dall’inverno come una costante.
Virginio rimane un personaggio con un fascino tutto suo, prorompente, è uno di quelli che in Buca, anche grazie alle sue vittorie ( due all’attivo , con Porta Bernarda nel 2005 e San Pierino nel 2010 ), è piaciuto da sempre, 10 presenze , 8 finali conquistate, l’ultima presenza nel 2014, a Massarella con Quercino con un Palio dove tutte le sue capacità sono emerse appieno.
E: Virginio, sono voci o , dopo l’anno di stop dovuto al tuo infortunio, stai per riaffacciarti in Buca?
V: i contatti ci sono e sono reali, con 3-4 Contrade con cui già ho avuto rapporti in passato, preferisco non fare nomi al momento, aspetto la tratta per una decisione finale. Ho perso un anno, sono rimontato a cavallo da luglio dell’anno passato preparandomi appositamente per la Buca. E ci sarò, c’è tanta gente che lì mi vuole bene ancora e che apprezza le mie doti, la Buca non è una pista per tutti, ti guarda in faccia più di altre e i fucecchiesi sono contradaioli tecnici che certe qualità le sanno riconoscere. Fisicamente sono preparatissimo, idoneo e pronto.
E: proprio in questi giorni si vede crescere la possibilità di un lotto livellato cavalli e di pari passo quello della presenza in Buca di una certa fascia di fantini, tecnicamente molto preparati, fuori dalla cerchia dei big e anche da certi giri rispetto a Piazza del Campo, c’è un collegamento logico ?
V: sai, in un lotto livellato in una pista come la Buca, la differenza di “mano” è essenziale, magari ti permette di fare il famoso passo in più a un cavallo, di tirarne fuori il meglio.
Io voglio esserci per puntare dritto alla vittoria, non cerco poltrone comode, non le ho mai cercate, anzi mi intriga l’idea , per esempio, di mettermi alla prova su qualche vecchietto o comunque su qualche cavallo che ha già corso senza mai vincere. Sono sempre il solito a cui piacciono le sfide.
Non ho da rendere piaceri a nessuno, cerco ovviamente di avere rapporti buoni ma sono carico per ottenere il meglio.
Ho impostato il mio anno di preparazione per Fucecchio, a Siena non ho niente di grosso in ballo; i cavalli che ho allenato , il lavoro fatto su me stesso e la Provincia, tutto è stato in prospettiva della Buca.
E: un bilancio della Provincia?
V: sono soddisfatto, soprattutto per un motivo, e ti faccio l’esempio di domenica scorsa a Pian delle Fornaci, sono riuscito a valorizzare due soggetti , Quercino, Dijb che dal Palio di Fucecchio dello scorso anno non erano usciti granchè bene.
Quercino si è difeso benissimo insieme a soggetti che fanno il Gran Premio a Grosseto, a dimostrazione che è un cavallo in forma e che se valorizzato si può confrontare con cavalli di un certo livello, a dispetto delle voci che erano seguite alla sue prestazione in Buca lo scorso anno, e non mi riferisco ai colleghi.
Per Dijb, vale più o meno lo stesso discorso, penso che me la sarei potuta giocare bene, forse non a pari , ma bene con Narcisco, ma ho fermato, c’erano ragazzi in pista caduti e infortunati, non potevo e non ho voluto fare altrimenti.
Eleonora Mainò
Foto: Francesca Pierucci
