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"L'insegnamento più grosso l'ho avuto dal mio babbo che ha fatto il Capitano in un momento particolare per la nostra Contrada. Fu lui che portò Aceto nella Tartuca come fantino di Contrada".
Proseguiamo con le nostre interviste ai Capitani che correranno il Palio di luglio del 2016. Oggi è la volta di Gianni Cortecci, Capitano della Contrada della Tartuca.
Come si sta avvicinando la Tartuca al Palio di Luglio?
Abbiamo da poco passato la Settimana Gastronomica dove c'è stata molta partecipazione. Per quanto riguarda il Palio siamo consapevoli che la nostra avversaria è partita dallo scorso anno sapendo di correre e preparando un Palio importante. Anche noi, nei limiti del possibile, abbiamo cercato di fare qualcosa nell'inverno e cercheremo di metterlo in pratica.
Per quanto riguarda la monta della Tartuca si parla di Carlo Sanna, Valter Pusceddu e di Elias Mannucci...
Preferisco non fare nomi, il nostro sarà un Palio impostato anche in funzione del cavallo della nostra avversaria. Non ci sono né preclusioni né fantini di riferimento. In base all'assegnazione dei cavalli faremo la nostra scelta. Sicuramente mancano due fantini come Andrea Mari e Alberto Ricceri che avrebbero potuto indossare il nostro giubbetto.
Parlando proprio di Brio e Salasso, le loro assenze quanto sposteranno negli equilibri di questo Palio?
Io penso che sposteranno molto perché sono due fantini che sarebbero stati a cavallo al 100% di conseguenza le Contrade che avevano più rapporti con loro sono consapevoli di avere una scelta "limitata" rispetto ad altre.
In provincia c'è qualche nuovo cavallo che le è piaciuto?
Non essendo un intenditore di cavalli, mi affido ai nostri tre barbareschi che sono bravissimi e che mi hanno già dato delle indicazioni. Per poter fare qualche nome preferiamo aspettare dopo le Previsite. Posso dire che ci potrebbe essere l'inserimento di 3-4 soggetti nuovi già in questo Palio di Luglio.
La Tartuca è favorevole ad un lotto con più cavalli "esperti" o magari per l'inserimento di più cavalli esordienti?
Tutti noi Capitani saremmo contenti di avere più cavalli esperti nel lotto però siamo consapevoli che ad esempio nell'ultimo anno siamo arrivati a scegliere su una rosa molto "risicata". Speriamo che la possibilità di scelta questa volta possa essere più ampia però credo che non sia facile.
Che impressione hai avuto del nuovo Mossiere Fabio Magni?
Mi è sembrata una persona umile, da parte sua ci vorrà tanta fortuna però credo che abbia il carattere per gestire certe situazioni. Ha una conoscenza dei cavalli tale che può subito capire se ad esempio i "problemi" di un cavallo tra i canapi sono riconducibili al cavallo stesso oppure al fantino.
Quanto è utile secondo te la pista di Mociano ai fini dell'addestramento dei cavalli da Palio?
Secondo me è molto utile, soprattutto per i cavalli nuovi per iniziare a fargli fare esperienza. Quello che mi auguro è che se dopo le Previsite ci sono dei soggetti che non sono perfetti, questi vengano scartati dopo le Prove di Notte in modo da avere un buon numero di cavalli anche per il Palio di agosto. Se dovesse piovere di nuovo per le Prove di Notte, ci ritroveremmo ancora una volta con un numero di cavalli esiguo.
Quali cariche hai ricoperto in Contrada prima di diventare Capitano?
Sono stato consigliere della Società Castelsenio poi ho avuto la fortuna di fare il mangino in un'età abbastanza giovane. Ho fatto 12 anni il mangino: 6 anni con Pierangelo Stanghellini e 6 anni con Carlo Arezzini. Fare il Capitano è una soddisfazione enorme ma è una soddisfazione che condivido con tutti i miei coetanei e gli amici della mia generazione perché è grazie a loro se sono arrivato a fare il Capitano.
C'è un personaggio della Tartuca che ti piace ricordare?
Ce ne sono tanti che mi hanno insegnato molto. L'insegnamento più grosso l'ho avuto dal mio babbo che ha fatto il Capitano in un momento particolare per la nostra Contrada. Fu lui che portò Aceto nella Tartuca come fantino di Contrada e che dette una svolta e una mentalità vincente alla Contrada che raccolse poi i frutti in seguito con Luca Lombardini. Lui è il primo ma ce ne sono tantissimi di personaggi a cui sono legato. Mi preme sottolineare che nella nostra Contrada c'è una grande collaborazione tra tutti i Capitani e riusciamo ad andare molto d'accordo l'uno con l'altro: questa credo sia una cosa molto importante.
Francesco Zanibelli