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"Stiamo valutando il ricordo al Tar".
Nei mesi scorsi ci siamo occupati dell'Ordinanza del 3 agosto 2016 (http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-09-07&atto.codiceRedazionale=16A06558&elenco30giorni=false) da parte del Ministero della Salute che sostanzialmente vieta l'uso dei cavalli purosangue nei Palii che è "consentito esclusivamente nei percorsi aventi caratteristiche tecniche analoghe a quelle degli impianti ufficialmente autorizzati dal Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali per le corse di galoppo".
Il Palio di Buti fino allo scorso anno veniva corso a sella con i cavalli purosangue e in base all'ordinanza dovrebbe essere corso con i mezzosangue a partire dal prossimo anno anche se le Contrade butesi vorrebbero continuare con i purosangue. Sull'argomento abbiamo sentito Lorenzo Caturegli, presidente dell'Associazione Palio delle Contrade di Buti.
Allora Lorenzo, puoi farci il punto della situazione?
"L'ordinanza vieta l'uso dei cavalli purosangue in tutte le corse di velocità organizzate all'esterno degli ippodromi. Successivamente dice anche che "vanno in deroga quegli impianti che hanno caratteristiche simili a quelle degli ippodromi".
Visto che l'ordinanza parla di sicurezza degli equidi e dei fantini io da tecnico ho preso tutte le misure di sicurezza per la salvaguardia di cavalli, fantini e spettatori adattandole ovviamente al circuito di Buti che è una corsa in linea.
Mi è stato però detto che il progetto da me proposto non ha le caratteristiche analoghe a quelle di un ippodromo come stabilisce l'ordinanza. Asti è riuscita ad ottenere la deroga per quest'anno ma naturalmente il futuro è stato scritto a Siena nel 2000 quando si è passati all'uso esclusivo dei mezzosangue.
Il nostro tracciato non è minimamente paragonabile ad altri dove si corre con i mezzosangue, non dico che passare ai mezzosangue snaturerebbe il Palio però secondo me il nostro tracciato non è molto adatto a questa tipologia di cavalli . Di fatto la nostra pista ha avuto l'autorizzazione per poterci fare delle corse di cavalli però, vista questa ordinanza, ci vietano di correre con i purosangue".
La popolazione di Buti cosa pensa di un eventuale passaggio ai cavalli mezzosangue?
"E' una domanda complessa, per quanto riguarda la popolazione di Buti sono certo che al 90% mi direbbe che vuole continuare a correre anche con una tipologia di cavalli diversa perché la festa è più importante di tutto.
Le persone che frequentano tutto l'anno le Contrade che sono circa 140 persone, mi dicono invece che preferirebbero non correre più piuttosto che passare a correre con i mezzosangue; questo perché c'è la preoccupazione in un futuro di dover passare ad un circuito "alla tonda" e i cavalli a disposizione non sono molti".
I prossimi "passi" quali saranno?
"La scorsa settimana abbiamo fatto un primo incontro con i vertici delle contrade. Mercoledì (domani n.d.r) decideremo se posticipare la data del Palio e di chiedere quindi una deroga alla parrocchia e al Comune e di vedere quindi quali sono le evoluzioni.
Sinceramente l'ipotesi di un ricorso al Tar è sempre più forte, io penso che nel 2017 Buti abbia l'estrema necessità di correre il Palio dopo che lo scorso anno non è stato corso per i motivi che tutti sappiamo.
Secondo me piuttosto che non correre è meglio scendere a compromessi e trovare un modo per poterlo correre. La deroga ci è già stata negata, noi ora stiamo aspettando l'autorizzazione da parte di tutte le Contrade per procedere a un ricorso al Tar. Il Ministero è stato molto chiaro: ci ha detto che fuori dagli ippodromi si può correre solo con i mezzosangue".
Francesco Zanibelli