¯
Continuano le nostre interviste ai ragazzi che non hanno mai corso il Palio.
Continuano le noste interviste inedite ai ragazzi che hanno corso solo le prove o le Tratte e che non hanno mai indossato un giubbetto per il Palio. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Marco Giusti, conosciuto con il soprannome di Palloncino, che in Piazza ha corso tre Tratte tra il 1996 e il 1997. Originario di Legnano, al momento è nello staff stalla della Contrada San Domenico.
Innanzitutto spiegaci il motivo del soprannome Palloncino
"Mi fu dato perché dicevano che avevo sempre la testa fra le nuvole".
La tua passione per i cavalli da dove nasce?
"Nasce con il Palio di Legnano, essendo contradaiolo di San Domenico mi è nata poi la passione per i cavalli".
Quando hai iniziato a montare a pelo?
"Ho iniziato nel 1993 qui a Legnano da Silvio Etrea (detto Silvio, corse due Palii negli Anni Ottanta n.d.r).
Il tuo esordio in Piazza del Campo arriva tre anni più tardi: nel 1996.
"Sì, per la Tratta ad agosto montai Anfetamina, una cavalla di Silvio Etrea. Fui anche sfortunato perché in quel Palio non furono fatte le Prove di Notte per la pioggia. Uscire dall'Entrone e trovarti la Piazza davanti non è facile. Fu un'emozione indescrivibile, penso che per chiunque che monta a pelo Piazza del Campo è il posto più emozionante dove si possa montare: è veramente spettacolare. Non mi ricordo precisamente come andò questa prima esperienza, mi sembra che arrivai terzo o quarto".
L'anno successivo, nella Tratta del luglio 1997, montasti Raiana che ad agosto dello stesso anno andò in sorte all'Istrice: che cavallo era ?
"Credo che, se non avesse l'infortunio per la Prova Generale, sarebbe potuta diventare una bella cavalla da Piazza, ci si adattava benissimo, era una cavalla spettacolare".
Ad agosto, invece, sempre per la Tratta, montasti Brunetto Latini, altro cavallo di Silvio Etrea
"Sì, per quella Tratta caddi alla Mossa perché Francesco Petrazzi con Un Grigino prese il canape e mi cadde addosso poi il cavallo continuò scosso".
Hai mai avuto qualche contatto per poter fare anche una prova?
"Assolutamente no anche se sarebbe stato il mio sogno, purtroppo è il destino. Penso che se non abiti a Siena è difficile trovare i contatti giusti. Io un anno sono stato da Gigi Bruschelli che in quegli anni era ancora alle prime armi. Mi chiese di rimanere da lui ma io avevo la ragazza a Legnano e dissi di no. Penso che se fossi stato lì a Siena avrei avuto qualche possibilità di correre il Palio".
Hai qualche rimpianto sulla tua esperienza in Piazza del Campo?
"No, una persona quando prende delle decisioni deve essere conscio che può fare bene o male. Io mi sento già fortunato ad averci montato".
Che ricordo hai dei ragazzi che montavano insieme a te in quegli anni?
"Mi ricordo benissimo Francesco Petrazzi e Stefano Bernardini, poi fantini come Cianchino, Il Pesse e Massimino che erano il top del top".
Dopo quella Tratta con Brunetto Latini del 1997 in Piazza cosa è successo?
"Ho fatto due Prove di Notte: l'ultima nell'agosto 2006 con Garin, cavallo di Alberto Ricceri.
Raccontaci anche le tue vittorie fuori Siena
"Nel 1999 ho vinto la Provaccia a Legnano per Sant'Ambrogio e nel 2002 ho visto il Palio degli Scudieri ad Asti. Infine ho vinto due Palii a Feltre. Le corse che mi hanno fatto correre spesso le ho vinte. Al Palio di Legnano non ho mai montato anche perché penso sia difficile per una Contrada montare un nome non conosciuto, le Contrade poi sono solo 8 quindi è dura. Io ho montato a pelo nei Palii fino al 2008 poi ho deciso di dire basta".
Francesco Zanibelli