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"Con Giuseppe Zedde il rapporto è ottimo".
Proseguiamo con le interviste ai 4 Capitani di Castel del Piano. Oggi è la volta di Stefano Bernardini, Capitano della Contrada Poggio, che ha la "particolarità" di avere un passato da fantino (ha corso anche un Palio a Siena). Poggio viene da ben tre successi consecutivi: l'ultimo lo scorso anno con Giuseppe Zedde e la cavallina Resolza.
Il Poggio come si sta avvicinando a questo Palio? Siete in una situazione ideale
"E' vero, siamo in una situazione ideale anche se tranquilli non siamo mai. Il Palio è una cosa dove non si può mai stare tranquilli. Ci avviciniamo con tutte le cautele del caso valutando bene tutte le situazioni che si potrebbero presentare. Anche se abbiamo vinto negli ultimi 3 anni non è detto che pensiamo a non fare nulla in questo Palio: bisogna arrivare sempre con la giusta attenzione".
Ripartirete da Giuseppe Zedde, vincitore degli ultimi due Palii per i vostri colori?
"Con Giuseppe i rapporti sono ottimi, vediamo quale cavallo ci verrà assegnato. Abbiamo buoni rapporti anche con altri fantini ma fino a che non ci verrà assegnato il cavallo è prematuro, vediamo quale situazione si crea".
Alla Tratta ci sono 16 cavalli iscritti tra cui Quasimodo di Gallura e Resolza, che hanno vinto nel Poggio nel 2015 e nel 2016: li vorresti di nuovo nella stalla?
"Sicuramente sì, sono due cavalli che hanno una certa conoscenza della pista e che ti danno una certa sicurezza. Probabilmente quest'anno c'è anche qualcosa di meglio. Comunque sia per affrontare il Palio meglio cavalli come Quasimodo e Resolza di altri che conoscono meno la pista".
Secondo te le Contrade aspetteranno la Tratta del 6 oppure qualcuno si "muoverà" prima per la scelta della monta?
"Sicuramente qualcuno si è già mosso mentre qualcun altro aspetterà la Tratta. Credo comunque che le parole con i fantini ce l'hanno fatte tutti, a questo punto ci sarà da aspettare un attimo: qualcuno avrà la "monta ferma".
Nei mesi scorsi hai girato per i circuiti della provincia? Parlaci del tuo staff Palio
"Sì, noi ci muoviamo molto anche perché bisogna essere sempre attenti a tutto. Che tu faccia il Palio a vincere o a perdere devi essere lì presente in ogni situazione. Oltre a me ci sono Mariano Roussell e Antonio Rossetti che sono i miei due mangini: uno di fiducia del Capitano e l'altro nominato dal Consiglio. A loro ho affiancato altre due persone: Giuseppe Roussell, una persona d'esperienza che ha fatto anche il Capitano e Simone Benanchi, un mio amico. Sono tutte persone che hanno una grande passione, io ci metto del mio perché conosco bene, sia i cavalli che i fantini".
Nell'ipotesi in cui ad Asti dovessero passare a correre con i mezzosangue, a Castel del Piano- vista anche la vicinanza temporale- potrebbe verificarsi un problema per quanto riguarda il reperimento dei cavalli?
"Secondo me no perché sono piste totalmente diverse, ad Asti ci vogliono cavalli con una "pedalata" importante. Secondo me se passano ai mezzosangue ben venga, penso che è meglio se i Palii vengono corsi tutti con i mezzosangue; in questo modo se una persona vuole investire su un cavallo sa cosa comprare. Anche noi abbiamo acquistato un cavallo con l'idea che i Palii vadano in quella direzione lì".
Il vostro obiettivo per questo Palio 2017?
"Vediamo un attimo che cavallo ci tocca e poi decideremo le strategie da portare avanti: si può decidere di fare un Palio tranquillo "di rinuncia" o se capita la situazione giusta anche provare a rivincere. Io penso che nel Palio i momenti favorevoli vadano colti, ci sono annate in cui magari non ti toccano i cavalli quindi è bene approfittare".
Francesco Zanibelli
Foto: profilo Facebook Stefano Bernardini