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"Avere una contrada che mi sta dietro era quello di cui avevo bisogno ora".
"Fare il fantino di contrada mi è sempre piaciuto, ho trovato il momento e l'occasione giusta per farlo. Il Bruco è una grande contrada, ho una grandissima responsabilità: è un popolo tutto da conoscere e da scoprire, sia da parte mia nei loro confronti che viceversa.
C'è tanto entusiasmo, tanta aspettativa e tanta libidine. Questa è una cosa che mi piace molto, va bene fare il libero professionista però io sono sempre stata una persona legata ai rapporti umani, per me conta molto l'amicizia e la serenità di stare in famiglia e in casa.
Ti dico la verità: una contrada che mi sento mia, che mi sostiene in tutti i momenti e che mi sta dietro durante tutto l'inverno è tanta roba ed è quello di cui avevo bisogno ora.
Dei rapporti che avevo prima di diventare fantino del Bruco non si è sciupato nulla ed è tutto nella norma anzi devo dire che i rapporti si sono fortificati perché hanno visto la schiettezza e la serenità con cui l'ho fatto. Non è stata una decisione solo mia, mi sono fatto consigliare quindi c'è tanta soddisfazione.
Purtroppo si viene giudicati per quei 6 giri che si fanno a luglio e ad agosto: l'anno scorso non ho avuto l'opportunità di fare bene, bisogna mi riscatti".
Francesco Zanibelli
Foto: Pietro Tonnicodi