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Intervista all'ultimo vincitore delle ultime due Carriere Straordinarie.
A poche ore dalle votazioni per il Palio Straordinario abbiamo contattato Giuseppe Pes detto Il Pesse, vincitore delle ultime due Carriere Straordinarie: quella del 13 settembre 1986 nel Valdimontone con Brandano e quella del 9 settembre 2000 nella Selva con Urban.
Beppino, tu sei stato vincitore degli ultimi Palii Straordinari: ti ricordi che atmosfera c'era a Siena in entrambe le occasioni?
"Personalmente da fantino, sia nell'86 che nel 2000 non mi è parso il vero che si corresse lo Straordinario perché a luglio e ad agosto non avevo vinto. L'atmosfera era la solita, forse si vive in maniera diversa, è un Palio che non sei abituato a correre perché comunque non avviene spesso. C'è un aspettativa diversa e un entusiasmo diverso. Rispetto a luglio e ad agosto secondo me c'è un'atmosfera leggermente diversa: questo è quello che ho notato, si respira un'aria più nuova. Come ti ho già detto a luglio e ad agosto non avevo vinto, sia a luglio che ad agosto quindi mi è andata di lusso. Si prolungano gli allenamenti e gli incontri con le contrade: è un'ulteriore emozione. Dopo agosto c'è un bel calo di adrenalina mentre lì eri ancora sotto pressione".
I quattro giorni in entrambi i Palii come furono?
"Nell'86 venivo da due Palii negativi, per me era un'occasione irripetibile. Devo ringraziare tutta la dirigenza del Montone, in particolare Anna Maria Befani, che mi hanno dato l'opportunità di poter montare Brandano. Loro avevano delle pressioni importanti da parte dell'Oca per montare Aceto che con Brandano aveva vinto l'anno precedente. Nel 2000, invece, mi ero messo in testa di montare Urban II. La Selva mi dette quest'opportunità, la presi al volo e penso che i risultati si siano visti. Urban aveva corso nell'agosto del 2000 nell'Onda con Mario Canu: a me questo cavallo era entrato nella testa e lo volevo montare in tutti i modi. Lui arrivò in quel Palio dove non era bellissimo addosso, era stato messo al prato. Io lo montai e posso dire di non aver sbagliato la scelta".
Concludendo, secondo te a vincere un Palio Straordinario si provano sensazioni differenti rispetto alla vittoria di un Palio ordinario?
"Le sensazioni sono le solite, forse nel 1986 erano più forti perché come ho già detto venivo da due Palii disastrosi. Dopo due Palii negativi vincere in quel modo fu una sensazione inverosimile. Credo sia il massimo perché chiudi te l'annata. Poi il Palio di settembre è quello che rimane perché è l'ultimo, è una sensazione bellissima: una cosa troppo grande e troppo bella. Il Palio Straordinario è bello perché fai una cosa nuova, fuori dal periodo "canonico" e anche i contradaioli secondo me hanno sensazioni e aspettative diverse".
Foto: www.lanazione.it/siena