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Ringraziamo Lorenzo Gonnelli.
Il Palio di Faella, in questo 2018, raggiungerà la sua 160° edizione. Un grande spettacolo e un importante traguardo per la comunità faellese, da sempre attaccata alle sue tradizioni.
Quella faellese è la corsa di cavalli più antica del Valdarno, a differenza delle altre più recenti come quella di Pian di Scò o altre manifestazioni di matrice storico/folkloristica della zona.
Quest’anno si terrà il 23 ottobre, di martedì.
Faella, da qualche anno, corre con i cavalli mezzosangue, molti dei quali provenienti dalle scuderie senesi e alcuni dei soggetti hanno corso e corrono anche in piazza del Campo.
La tradizione del Palio faellese trae la sua origine nella “Festa del Santo” con la quale, nel 1858, si celebrò la traslazione delle reliquie di San Vitalissimo nella chiesa faellese.
Da quel momento, ogni anno si corre il Palio delle Contrade con i cavalli. Una corsa che si ripete da prima che l’Italia diventasse una nazione. Nel 2008 infatti, a 150 anni dalla prima edizione, fu inaugurato un monumento al Palio, situato nella zona dei giardini dove avvengono le fasi della mossa.
Dal 2005 al 2008, l’ultima domenica di luglio, sempre sullo stesso tracciato, si è corso anche il Palio del Valdarno, nelle stesse modalità del Palio delle Contrade, ma con la partecipazione dei Comuni della vallata.
La prima edizione fu vinta da Castelfranco, mentre l’anno successivo il drappo andò a Figline. Nel 2007 vinse Pian di Scò e nell’ultima edizione Terranuova Bracciolini.
Le storiche Contrade di Faella, invece, sono Foracava, Il Pino, Poggio di Ferro, Castellina e Vallemaggiori. Su questo tracciato, che attraversa il centro storico del paese, hanno corso cavalli e fantini importanti per il mondo delle corse.
Insomma, la passione per il cavallo a Faella non è mai passata, basti pensare alla scuderia Otto, nata grazie all’impegno di alcuni appassionati faellesi.
La giornata di martedì 23 vedrà, dopo la presentazione dei cavalli, lo svolgimento delle batterie e la storica finale, dopo la tombola, che sarà corsa all’imbrunire.
Nel 2017 vinse il fantino Salvatore Blanco su Tagadà, in una finale che si disputò con i lampioni accesi, a causa delle numerose false partenze.
A chiusura del Perdono i fuochi d’artificio saluteranno l’edizione 2018.
Lorenzo Gonnelli