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Ringraziamo Roberto Filiani.
Come abbiamo visto, in occasione della recente estrazione delle contrade di domenica scorsa, tutte e 17 le contrade hanno deciso di farsi imbussolare per poter essere eventualmente estratte.
Nella storia del Palio ci sono stati alcuni precedenti in cui alcune contrade hanno deciso volontariamente di non partecipare, sia a Palii ordinari che Straordinari.
Ringraziamo Roberto Filiani che ci ha fornito questi preziosi dati. La prima rinuncia di partecipazione di cui abbiamo notizia è quella della Nobile Contrada dell'Aquila, che rinunciò per protesta a partecipare al Palio del 25 agosto 1896, corso in onore del VIII corpo d'armata che al ritorno dalle grandi manovre passò da Siena.
Quello era un Palio ordinario visto che fu deciso che quello del 16 agosto dello stesso fosse un Palio Straordinario. L'Aquila, come detto, decise di non partecipare; al suo posto subentrò la Torre che ironia della sorte vinse quel Palio con Domenico Fradiacono detto Scansino e il cavallo Febo. Ricordiamo che la Contrada di Via del Casato rinunciò alla partecipazione anche al Palio Straordinario del 16 agosto dello stesso anno.
In occasione del Palio alla romana (non riconosciuto dal Comune di Siena) del 18 agosto 1901, che non fu poi corso per invasione di vista, il Leocorno rinunciò alla partecipazione. Sempre la contrada di Pantaneto, insieme ad Aquila e Drago, non aderì a partecipare al Palio Straordinario del 28 settembre 1902, corso in occasione del XIII Congresso della Società Dante Alighieri.
L'ultimo caso di rinuncia volontaria alla partecipazione di un Palio da parte di una contrada avvenne nel 1967. Quell'anno, il 24 settembre, si corse un Palio Straordinario per il 49° congresso della società italiana per il progresso delle scienze. L'Istrice, contrario alla motivazione scelta, decise di non aderire e di non partecipare quindi a questo Palio Straordinario.
Francesco Zanibelli
Foto: Pietro Tonnicodi