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"Mi auguro che sia un Palio sereno".
A pochi giorni dalla Carriera di Provenzano abbiamo intervistato il Mossiere Bartolo Ambrosione, alla sua terza esperienza sul Verrocchio.
Che emozioni prova a pochi giorni dal grande appuntamento?
"Nonostante l'esperienza sono sempre emozioni forti che immagino che anche lei da senese possa ben capire. L'evento prende e lo fa in maniera forte per cui le emozioni sono quelle di sempre".
Per le corse in provincia ci sono state alcune polemiche sul canape: vuole dire qualcosa in merito a questo?
"Non voglio dire nulla su questo anche perché non ero presente quindi non ho visto. Il discorso è comunque sempre di grande attualità: i cavalli sono molto preparati e anche i fantini sono molto pronti a partire. Questo solleva un problema che era già presente quando sono stato Mossiere negli anni precedenti. Più si forza il canape più il rischio è maggiore"
Come ha visto i cavalli in questi anni da "spettatore": è in atto secondo lei un'evoluzione del cavallo da Palio?
"La prima volta sono stato Mossiere nel 2004 mentre l'ultima nel 2015 con degli anni di sospensione. Ho avuto l'impressione che tutti cerchino di migliorare le cose: gli addetti ai lavori per la sicurezza e per evitare gli incidenti e dall'altra parte ho visto sempre più una maggiore specializzazione in tutte le fasi della corsa, specialmente nella partenza. E' sempre una cosa individuale secondo me: ci sono dei cavalli adatti ed altri un pò meno perché magari hanno delle meccaniche più lente e sono più potenti in altre fasi della corsa. La partenza ovviamente è un momento molto importante della corsa".
C'è un momento particolare della Festa che preferisce e dove secondo lei è più tangibile il grande amore dei senesi per il Palio?
"Pochi giorni fa ero a Siena per un incontro con il Sindaco e con la Commissione Veterinaria. Sentivo già i tamburi e vedevo i ragazzi allenarsi con le bandiere. Questi suoni e questi ritmi scanditi mi fanno entrare in quella settimana così importante che poi si corona con la sera della Festa. Già gli eventi nella settimana precedente suscitano in me grandi emozioni e rappresentano una serie di tanti eventi importanti".
In questo Palio sono presenti due rivalità: ha già pensato alle eventuali problematiche che potrebbero emergere?
"Sì però diciamo che io tendo sempre a non immaginarmi mai le cose prima che avvengano. I cavalli smentiscono sempre e poi il Palio è una corsa talmente particolare che sulla carta magari sembra ci siano delle situazioni semplici ma che poi si possono complicare molto nel giro di poco tempo. E' vero anche il contrario: a volte ci sono delle situazioni che sembrano complicate ma che poi trovano una soluzione. Io spero di essere all'altezza di questo compito che è molto delicato e a cui tengo moltissimo".
Come è andato l'incontro con i Capitani?
"E' stato molto cordiale e come sempre molto bello. Siena sa essere di un'accoglienza e di una gentilezza rara per certi versi. Tanti di loro non li conoscevo e li ho incontrati per la prima volta. Andando verso i momenti importanti ognuno ovviamente avrà le proprie consegne ed il proprio ruolo".
Ha un augurio particolare per questo Palio?
"Spero che sia un bel Palio e una bella Festa. Mi auguro che sia un Palio sereno e che venga bene per tutta Siena".
Francesco Zanibelli