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Candidato dalla Contrada Sovrana dell'Istrice.
Questa mattina al Teatro Comunale dei Rinnovati, il sindaco Luigi De Mossi, durante la solenne cerimonia per la festività di Maria S.S. Assunta in cielo, Patrona e Regina di Siena, ha consegnato il “Premio Mangia 2019” a Emanuele Montomoli (candidato dalla Contrada Sovrana dell’Istrice). Il più prestigioso riconoscimento della città che il Concistoro del Monte del Mangia ha deciso di consegnargli per il suo lavoro di ricercatore nella prevenzione delle malattie infettive, delle vaccinazioni e nell'ambito dell’epidemiologia, nonché di imprenditore di biotecnologie a livello internazionale.
Uno studioso che ha fatto della sua passione, una missione di vita nella lotta contro virus e batteri. Non solo in ambito accademico, prima alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e poi, dal 2016, come professore ordinario al Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo dell’Ateneo senese, ma anche attivamente con numerosi progetti scientifici: dalla prevenzione delle malattie respiratorie coordinato per il Ministero della Ricerca Scientifica a quello assegnatogli da EDQM – Council of Europe (European Directorate for Quality of Medicines), con lo scopo di riscrivere le linee guida sulla Farmacopea Europea. E ancora, più in concreto, con la scelta, intrapresa nel 2009, di fondare una propria Società, la VisMederi che, oggi, controlla e testa i vaccini prodotti dalle aziende farmaceutiche mondiali e promuove azioni “technology transfer” (trasferimento tecnologico ed intellettuale) su gruppi di ricerca in Paesi emarginati con l'obiettivo di creare centri internazionali in grado di garantire farmaci e vaccini non solo per i Paesi industrializzati, ma anche in aree in via di sviluppo. La stessa azienda, inserita nel 2016 nella lista del “Financial Times” tra le prime 400 aziende emergenti in Europa risultando all'ottavo posto nel settore “salute”, continua ad essere legata al territorio di origine del suo fondatore: dando lavoro a 47 persone e investendo a supporto di attività sportive, sociali e culturali.
Un percorso, quello di Montomoli, quindi, che giorno dopo giorno contribuisce in maniera significativa alla diffusione della scuola scientifica senese e al prestigio di Siena nel mondo.
<<Siamo qui oggi riuniti – ha detto il sindaco Luigi De Mossi – per premiare, con la massima onorificenza cittadina, uno di noi che ha tenuto e continua a tenere alto il nome di Siena>>. Dopo aver poi delineato la figura dello studioso nonché quella di imprenditore sottolineando quanto <<Montomoli sia la testimonianza di una realtà imprenditoriale di successo nel nostro territorio>>, ha concluso ricordando come <<questo momento rappresenti un’occasione in cui tutti noi, i nostri figli, colleghi e senesi, insieme, seppur con le nostre diversità, ci ritroviamo e ci riconosciamo. Ringraziamo Montomoli per quello che ha fatto e ancora farà per la nostra città>>.
La presentazione di Emanuele Montomoli è stata fatta dal giornalista Orlando Pacchiani che ha ricordato come <<questo premio non vada solo a un professore universitario brillante e imprenditore innovativo, che proprio poche settimane fa ha celebrato i primi dieci anni di vita della sua azienda VisMederi, nata come start up universitaria e oggi realtà mondiale, ma anche a un senese a tutto tondo, impegnato nella realtà sociale cittadina. <<Dalla sponsorizzazione di un nome glorioso del basket di Siena come il Costone di cui è diventato presidente, al rilancio dello storico ricreatorio Pio II di monsignor Nazareno Orlandi diventato un luogo di aggregazione per tanti giovani, famiglie e appassionati>>. E ancora <<la sua intensa attività nelle Feriae matricolarum, Balìa 1993 al fianco di un principe peraltro suo attuale collega dell’Università, Alessandro Pini fino alla sua passione per le chiarine che ha suonato a lungo>>. Tratti di una personalità compiuta che non dimentica <<i legami indissolubili che si uniscono alla professione e alla città, alla ricerca e alla contrada, alle amicizie di una vita e ai suoi punti di riferimento, due: il professor Roberto Gasparini, storico maestro accademico dell’Università di Genova, e Maria Grazia Testi Botteghi, professoressa delle medie e priore della Contrada Sovrana dell’Istrice>>. Uomo dallo sguardo sul mondo - lo scorso anno il suo lavoro lo ha portato a percorrere 453.000 miglia in aereo <<con la capacità di proiettare in una dimensione moderna quel sapere antico che ha acquistato tra le nostre secolari mura, le stesse che, insieme all’amore per la sua contrada, lo portano a tornare per il semplice gusto di stare insieme alla sua gente e parlare di cose senesi>>.
<<La consegna di questo Mangia - ha concluso Pacchiani - è quindi un tributo a un pezzo di storia che poggia le sue radici sulla collina magica di via Fiorentina, e un atto di fiducia nelle prospettive di questa città. Il polo delle scienze della vita è tradizione e sviluppo, è “un faro mondiale per i vaccini che sono il secondo miglior intervento di sanità pubblica dell’uomo dopo la potabilizzazione dell’acqua e subito prima degli antibiotici”, come ama ripetere lo stesso Montomoli che ricorda “quanto sia importante che il mondo della scienza, per giocare l’ultima partita sulle polemiche anti scientiste dei no vax, non debba solo imparare a comunicare meglio ma, soprattutto, debba essere credibile ed esporre le proprie verità fondate su basi razionali, inattaccabili”>>.