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La figura del barbaresco fu introdotta nel 1839.
Oggi è il giorno di Sant'Antonio Abate, Patrono degli animali, e come da tradizione questa sera nelle 17 Contrade ci sarà la Benedizione della Stalla. Vediamo con una cronologia di riepilogare l'excursus storico della figura del barbaresco dello staff Palio nel suo complesso. Abbiamo inserito anche delle date significative relative all'evoluzione nella tutela dei cavalli in Piazza del Campo.
1839: In questo anno fu introdotta ufficialmente la figura del barbaresco. Fu stabilito in particolare che nella comparsa dovesse essere aggiunto il cavallo da corsa portato a mano proprio dal barbaresco e che il fantino dovesse montare su un cavallo da parata o “soprallasso”. In genere le Contrade per questo ruolo si affidavano a contradaioli appassionati di cavalli ma poteva accadere (a causa della mancanza di “materiale umano”) di doversi rivolgere a persone esterne alla Contrada che ricevevano un regolare compenso.
1957: Venne costituita ufficialmente un' apposita commissione che aveva il compito di reperire un numero minimo di 14 cavalli su cui fare affidamento il giorno della Tratta.
1967: In questo anno per la prima volta una contrada (l'Oca) si avvalse della collaborazione di un veterinario ufficiale.
Anni Settanta: Per Sant'Antonio Abate iniziano le benedizioni nelle 17 stalle delle contrade.
1974: L'esempio dell'Oca venne seguito dal Valdimontone che in questo anno si avvalse della collaborazione del veterinario Girolamo Menichetti, che a luglio di quell'anno vinse subito il Palio. Negli anni seguenti tutte le contrade avranno poi il proprio veterinario di fiducia. Sempre alla metà degli Anni Settanta risale l'avvento della figura del guardia-fantino, persona addetta alla sorveglianza del fantino nei 4 giorni di Palio.
1981: In questo anno fu introdotta la visita dei cavalli prima della Tratta e la successiva visita dopo le batterie di selezione.
Seconda metà degli Anni Ottanta: Tutte le contrade iniziarono ad avere il proprio maniscalco di fiducia che, fino alla prima metà degli Anni Ottanta era unico per tutte le contrade.
1987: nasce il Pensionario dei cavalli da Palio a Radicondoli che tuttora ospita i vecchi cavalli del Palio. Nell'agosto dello stesso anno venne informalmente introdotta la previsita per i cavalli.
1988: Con delibera del Consiglio Comunale n. 355 del 29 marzo 1988, venne introdotta formalmente la previsita.
1991: A questo anno risale la convenzione tra il Comune di Siena e il Ministero dell’Agricoltura che consentiva il ricovero dei cavalli recuperati in ambiente idoneo in località Palazzo, nei pressi di Radicondoli. A giugno dello stesso anno la previsita divenne obbligatoria.
1992: Ad agosto vennero regolamentate le prove notturne che furono rinominate "prove di addestramento".
1999: Nel mese di luglio venne introdotto il Protocollo Equino.
2001: A luglio fu ammessa la partecipazione al Palio solo ai cavalli mezzosangue.
Foto: Pietro Tonnicodi