"Con la Civetta è una rivalità di Palio, non c'è odio".
Oggi, sabato 20 giugno 2020, è il giorno della Festa Titolare della Contrada del Leocorno che festeggia San Giovanni Battista. Come è ormai consuetudine, abbiamo intervistato il Priore Alessandro Mariotti.
Priore, come per tutte le altre contrade, sarà una Festa Titolare in tono minore
"Sì, purtroppo non si poteva fare altrimenti in questo periodo. Questa mattina abbiamo fatto le onoranze ai defunti e l'omaggio in Duomo alla reliquia di San Giovanni Battista. Questo pomeriggio faremo il Mattutino con Sua Eccellenza l'Arcivescovo mentre domani mattina faremo l'omaggio del Cero alla Chiesa di San Martino. Tutto verrà fatto solo dalla dirigenza. Spero il prossimo anno di poter fare la Festa Titolare in tutta normalità".
Da Priore quali sensazioni prova a vivere una Festa Titolare così inusuale?
"Sicuramente è una Festa Titolare particolare in cui non c'è il popolo e nemmeno il suono dei tamburi e il fruscio delle bandiere. Mi manca molto il contatto con il popolo perché le nostre sono soprattutto feste di popolo: manca proprio l'attore principale".
In questo periodo quali tipo di iniziative sono state fatte dalla Contrada?
"Noi, attraverso il Gruppo Piccoli e il Gruppo Novizi, siamo stati sempre in contatto anche con i più piccoli grazie ai social. I piccoli hanno fatto dei disegni e delle attività una volta alla settimana attraverso tutti i social ; lo stesso è avvenuto con i Novizi. Per quanto riguarda gli anziani che non hanno i social, li abbiamo chiamati spesso al telefono per fargli comunque sentire la nostra vicinanza in questo periodo così difficile".
C'è stata poi la donazione fatta insieme alla Civetta...
"Sì, è stata veramente una cosa bellissima per entrambi i nostri popoli. C'è stata una risposta molto importante da parte dei contradaioli che hanno veramente apprezzato questa iniziativa. Siamo rivali in Campo ma amici fuori: la nostra rivalità con la Civetta è una rivalità di Palio, non c'è odio. Oltre alla rivalità, credo che sia venuto fuori ben altro. Alla fine le contrade sono nate come società di mutuo soccorso in cui ci si è sempre aiutati a vicenda".
Finalmente sono state riaperte le Società di Contrada...
"Sì, è stato come rientrare in casa dopo tanto tempo: le società sono davvero come le nostre case dove si vive tutti i giorni la vita di contrada. Con calma ora ci organizzeremo per le cene tanto comunque non deve essere una corsa a chi le organizza prima. Noi, come altre contrade, facciamo l'apertura pomeridiana della Società due volte alla settimana: il venerdì e il sabato mentre dopo cena siamo aperti fino a mezzanotte. Io credo che il popolo senese in questo periodo di silenzio ha reagito davvero con cuore e cervello: c'è stata una grande prova di maturità da parte di tutti".
Secondo lei le 17 Contrade come hanno affrontato questo periodo di emergenza?
"Come ho detto prima con una grandissima maturità. In sede di Magistrato ci siamo impegnati all'unanimità a sospendere tutte le nostre attività e le nostre Feste che in questo periodo ci stanno mancando più che mai. Questo però è quello che era necessario fare, anche per rispetto di tutte le persone che in questo periodo ci hanno lasciato".
Concludendo, sarà purtroppo un anno senza Palii in cui il Leocorno peraltro avrebbe corso di diritto entrambe le Carriere...
"Purtroppo sì, non abbiamo corso i due Palii dello scorso anno e il Palio Straordinario del 2018. Quest'anno avremmo corso due Palii e saremmo sicuramente arrivati in Piazza con una certa voglia e con un bel clima. Secondo me il Priore nei giorni del Palio deve cercare di creare in contrada la tranquillità e la serenità giusta per affrontare poi al meglio il Palio".
