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Si corre nel Gargano.
Oggi conosciamo meglio il palio di San Rocco di Carpino (Foggia), manifestazione che risale al diciannovesimo secolo e che si svolge annualmente nei giorni che seguono le Celebrazioni del Santo Patrono (in genere dopo il 16 agosto). Abbiamo intervistato Matteo Di Brina, segretario dell'Associazione Palio San Rocco di Carpino.
Matteo, intanto parliamo della vostra associazione
"Siamo nati lo scorso anno e la nostra volontà è quella di far conoscere la nostra manifestazione che è nata nella seconda metà del 1800. Dallo scorso anno abbiamo iniziato a correre intorno al campo sportivo mentre gli altri anni si correva lungo la strada dove il percorso è lungo intorno ai 1800 metri. Io stesso ho montato per 5 anni. Ci siamo dovuti adattare alle nuove normative e, anche per una questione economica, ci siamo dovuti spostare. C'è anche un progetto per un galoppatoio che dovrebbe entrare in vigore tra due anni".
Quali sono le peculiarità della vostra corsa?
"I cavalli vengono tutti da fuori e dallo scorso anno sono mezzosangue mentre i fantini sono tutti locali. Le persone di fuori possono partecipare portando il proprio cavallo. Non ci sono contrade anche perché è sempre stato un palio più "individuale". Una volta provammo a fare una suddivisione in contrade ma non ebbe seguito. Si monta a pelo: qui c'è molta tradizione e siamo tutti autodidatti, io stesso ho imparato da solo a montare a pelo. Abbiamo sempre cercato di rubare con gli occhi quando montavamo a Lanciano o a Ripalimosani: quii è una zona montana dove tutti hanno il cavallo".
Correte a "corsa secca" oppure ci sono le batterie?
"Dallo scorso anno abbiamo introdotto le batterie, prima c'era la corsa secca. Non si parte il canape ma in un rettangolo: quando i cavalli sono dritti si va. C'è un regolamento che punisce eventuali scorrettezze in corsa".
E' un appuntamento sentito da parte della popolazione di Carpino?
"Sì certo, è molto sentito anche perché nel Gargano c'è un palio a Vieste che sono diversi anni che non viene corso e poi c'è Carpino. E' proprio grazie ai contributi della popolazione se riusciamo a fare il palio. Ci sono tanti appassionati, turisti e curiosi che vengono a vedere il nostro palio. Sul vecchio tracciato riuscivamo a raccogliere più di 2500 persone. Purtroppo negli anni precedenti non abbiamo potuto pubblicizzarlo bene e questo ci è molto dispiaciuto. Al sud non è come in Toscana e in altri luoghi dove ci sono molti Palii".
Il vincitore riceve un premio in denaro?
"Sì gli anni corsi premiavamo anche il secondo e il terzo mentre dall'anno prossimo stiamo pensando di premiare solo il primo classificato".
Concludendo, per chi volesse approfondire, quali sono i vostri riferimenti sui social?
"La nostra pagina Facebook si chiama "Associazione Palio di San Rocco" mentre su Instagram ci trovate cliccando "Palio di San Rocco".