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Intervista al Priore della Contrada Sovrana dell'Istrice.
Oggi è il giorno della Festa Titolare della Contrada Sovrana dell'Istrice che festeggia San Bartolomeo Apostolo. Questa la nostra consueta intervista al Priore Emanuele Squarci.
Priore, è una Festa Titolare un pò inusuale...
"Purtroppo sì, è una Festa Titolare in cui mancano i momenti di popolo in cui la contrada si riunisce davvero. Purtroppo l'annata è questa e cerchiamo di fare quello che ci è consentito. Abbiamo già iniziato lunedì 24 con una messa in memoria dei contradaioli defunti. Giovedì (l'altro ieri n.d.r) c'è stata la cerimonia dei diciottenni che abbiamo voluto fortemente mantenere e che si è tenuta all'aperto. Ieri sera abbiamo fatto la consegna delle Borse di Studio in memoria di Guido Jappini e del Barone Sergardi. Concludiamo poi questa sera con il Ricevimento della Signoria dove non ci saranno alfieri e tamburini. Dopo ci sarà il Mattutino che si svolgerà all'aperta e dove avremo la presenza di Sua Eccellenza l'Arcivescovo".
Quali sono state le iniziative della Contrada durante i mesi del lockdown?
"Durante quei mesi abbiamo fatto delle riunioni di Sedia in forma telematica e anche iniziative di contatto con i contradaioli. Abbiamo realizzato due numeri del nostro giornalino in forma web dedicati alle attività svolte dai contradaioli all'interno delle proprie abitazioni. Abbiamo cercato di mantenere dei contatti tra i contradaioli e la dirigenza nei limiti del possibile".
Come Contrada avete dei canali social ufficiali?
"No, abbiamo solo il nostro sito web, non abbiamo canali social ufficiali".
Secondo lei le 17 contrade come stanno affrontando questa annata così difficile e particolare?
"Secondo me si sono ben comportate dando supporto con i vari gruppi di solidarietà e di mutuo soccorso verso le persone più deboli con le varie iniziative come la distribuzione delle mascherine, dei sacchi della spazzatura e degli alimenti. Si sono comportate in maniera molto positiva".
Da contradaiolo come ha vissuto e come sta vivendo questo 2020 senza i Palii?
"Da contradaiolo è stato un periodo brutto, consideri che il Seggio è entrato in carica a gennaio. Abbiamo fatto due mesi di vita normale e poi siamo piombati in questa situazione strana. Personalmente, avendo accettato l'incarico di fare il Priore dell'Istrice, ero consapevole di dovermi assumere tutta una serie di responsabilità ma certamente non pensavo di affrontare quello che poi abbiamo dovuto affrontare. C'è da dire poi che la contrada è in antitesi con il distanziamento sociale perché la contrada è socialità, convivialità e contatto sociale. Di questa situazione la contrada e i contradaioli ne sono vittima in maniera forte. Non abbiamo però altra scelta se non quella di aspettare che questa emergenza finisca per poter ritornare alle nostre normali attività".