¯
Realizzato dal Comitato Amici del Palio.
Si chiama il volume realizzato dal Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, nuova edizione del progetto editoriale nato nel 2013 in collaborazione con Banca Cras (ora Banca Centro Credito Cooperativo Toscana Umbria), e condiviso quest’anno dal Comitato Amici del Palio a compimento della proficua sinergia creatasi in occasione del video realizzato il 2 luglio scorso.
Al resoconto prevalentemente fotografico dell’annata paliesca si sostituisce quest’anno la cronaca di un 2020 senza Carriere, ricostruita attraverso le immagini realizzate dai numerosi professionisti che tradizionalmente collaborano con il Consorzio per “Scatti in Campo” ma anche da contradaioli non necessariamente esperti di fotografia; in un sofferto anno senza Palio e in mesi di distanziamento forzato, gli uni e gli altri hanno saputo testimoniare, ciascuno a suo modo, chi con esperienza, tecnica e obiettivi sofisticati, chi semplicemente con lo smartphone, la vitalità delle Contrade, resilienti di fronte alla pandemia, e la bellezza invulnerabile della nostra città .
Molti i testi, affidati a voci autorevoli non solo senesi, che da diverse prospettive restituiscono i sentimenti suscitati dall’assenza delle Carriere e al tempo stesso testimoniano i significati sociali, antropologici, culturali oltre che emotivi, che la Festa e soprattutto la vita quotidiana delle Contrade naturalmente assumono per chi è nato in questa città ma che vengono riconosciuti e apprezzati da chiunque ad esse si avvicini con intelligenza. Dopo gli interventi istituzionali del Presidente del Ctps, del Vice Presidente della Banca, del Sindaco di Siena e del Presidente del Comitato Amici del Palio, Aldo Cazzullo dichiara il suo amore per Siena, straordinaria per cultura e bellezza e ancor più per solidarietà e tenuta sociale anche in questo “anno interminabile”; Maura Martellucci rievoca con speciale accuratezza storica “gli anni in cui non si corse il Palio”; Luca Luchini ricorda come “la guerra cancellò cinque anni di Palio”, corredando il suo testo con eloquenti foto d’epoca; Fabio Mugnaini ricostruisce con grande competenza e altrettanta empatia “l’etnografia dell’anno senza festa”, evidenziando la socialità intrinseca del vissuto contradaiolo; Francesco Erspamer testimonia il significato di “un anno senza Siena” per i suoi studenti dell’Università di Harvard, che dal 2014 sperimentano le pratiche che rendono effettivamente possibile una comunità vivendo per cinque settimane in rapporto diretto con le Contrade. Segue, ancora da un’ottica extra moenia, l’intervento di Katia Ballacchino, responsabile del progetto antropologico del Mibact sulla tutela del Palio, che evidenzia come l’assenza non abbia interrotto la ricerca dell’essenza; e infine il “diario di bordo” di Giovanni Mazzini, che racconta l’avventura del filmato “La sospensione di un attimo”, realizzato da MoviementHd, a cui la pubblicazione si richiama fin dalla scelta del titolo.
Fonte e foto: www.comitatoamicidelpalio.it