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"Mi ricordo sempre di chi mi ha portato rispetto".
"Venire alle Previsite è sempre bello, si ricomincia a vivere i momenti con le persone e si comincia a respirare un pò di aria di Palio.
Io sono qui per lavorare: mi sveglio tutte le mattine all'alba per fare i cavalli e ci sto fino alla sera anche perché ora ne ho veramente tanti. Se parlo da fantino spero che il Palio si faccia in tutto e per tutto mentre se parlo da persona che usa il cervello la vedo molto dura. In una situazione così in cui le Contrade sono chiuse pensare di fare il Palio è difficile: sono onesto. E' meglio pensare che non si faccia niente perché altrimenti poi c'è più delusione.
Noi intanto continuiamo a prepararci poi le altre decisioni non dipendono da noi. Il prolungamento dell'addestramento? Se decideranno di farlo si farà altrimenti faremo come abbiamo fatto fino ad ora.
Io sto bene, ho sempre continuato a fare la solita routine, ci sono tanti cavalli nuovi che devono fare esperienza. Io le regolari non gliele faccio fare perché la cosa non mi interessa. A scuderia ho mio nipote e un ragazzo sardo che ha iniziato ora.
Le Contrade ho continuato a vederle, cerco di portare rispetto a chi me lo ha sempre portato poi se ci saranno situazioni nuove, nel bene o nel male il rispetto delle persone ci vuole sempre. Penso che adesso siamo 4-5 fantini che abbiamo un pò di Contrade per uno: ognuno gira sempre nelle sue.
Quando si ripartirà lo scenario cambierà: ci saranno cavalli nuovi che si adatteranno meglio, io non penso che il problema di quello dei cavalli. L'importante sarebbe tornare a correre il Palio perché vorrebbe dire che è finita tutta questa situazione e si può tornare tutti a fare una vita normale: questa sarebbe la cosa più importante".