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"Con Andrea Mari ho passato giornate indimenticabili".
La fatica e i sacrifici non sono mai sprecati e solo grazie a questi ultimi si ottengono i risultati desiderati. Lo sa bene Simone Mereu, il protagonista della nona intervista per la rubrica “Attese, speranze e sogni”, che nel suo piccolo di soddisfazioni ne ha ottenute tante e che con umiltà e pazienza porta avanti la sua scuderia.
1- Dalle corse regolari ai Palii: cosa ti ha spinto a intraprendere questa strada?
“Noi sardi abbiamo prima di tutto il mondo dei Palii nel nostro DNA e poi le corse regolari. Io infatti ho iniziato in provincia e solo dopo, per cercare di migliorare la mia carriera, ho fatto anche un percorso alle regolari del quale non mi pento perché mi è servito per arrivare fin dove sono adesso: l’adrenalina vera, però. è quella del mondo dei Palii.”
2- Tanti successi in provincia e non solo: raccontaci il momento più emozionante che hai vissuto
“Tutti i momenti sono belli perché ad ogni Palio va portato rispetto: dai più importanti come quello di Siena al Palio di Abbiategrasso. Hanno tutti il loro fascino quindi l'emozione c'è sempre dall'inizio alla fine. È normale che ci sia il rammarico quando perdi mentre quando vinci -si sa- sei molto più elogiato.”
3- Manca ancora qualche soddisfazione?
“Vincere non è mai abbastanza però per adesso mi posso ritenere soddisfatto di quel poco che sono riuscito a costruirmi a livello d’immagine grazie alle tante fatiche che ho fatto. Mi sono creato un gruppo di proprietari che mi danno pienamente fiducia, ho scuderia piena e abbiamo fatto un investimento a livello di pista e di box non indifferente quindi questa è già una grossa soddisfazione. Logicamente non mi devo accontentare: bisogna sempre andare avanti.”
4- Parlaci un po' dei tuoi cavalli e del legame che hai con loro.
“I cavalli vanno e vengono: c'è qualche cavallo un po' più vecchiotto e c'è qualche altro giovane ancora tutto da scoprire. Poi arriviamo da un anno e mezzo di pandemia dove abbiamo potuto fare solo un pò di regolari e diciamo che ci siamo accontentati anche facendo dei bei risultati. Insomma, abbiamo vinto diverse corse, ne abbiamo perse altre però il mondo della provincia è completamente diverso.”
5- Come hai lavorato durante questo periodo senza palii?
“Questo periodo è stato duro, è inutile negarlo. È dura quando fai degli investimenti, soprattutto per il mondo del Palio, e non hai niente, non hai nessuna certezza ma solo tristezze. Nonostante tutto devo ringraziare i proprietari che piano piano hanno tenuto duro e che per fortuna oggi hanno ancora la voglia e la forza di andare avanti.”
6- Di recente hai realizzato una nuova pista d'allenamento: parlacene un po'. È già stata collaudata?
“La pista nuova l'abbiamo già collaudata. Oltre a me che tutti i giorni faccio l'allenamento viene anche diversa gente che mi ha chiesto di poterci lavorare i cavalli. Ci hanno fatto anche un sacco di complimenti e questo e fa veramente piacere”
7- Quali sono gli obiettivi per te e tuoi cavalli?
“Fin dall'inizio al cavallo gli crei un percorso. Quest’ultimo logicamente può essere interrotto in base al cavallo o in base alle tempistiche. Magari col tempo capisci che un cavallo può andare bene su una pista, su un tracciato o su un fondo piuttosto che su un altro. Dunque, ci vuole un po' di tempo -ripeto- specialmente con i cavalli giovani. Io oggi mi ritrovo con un po’ di cavalli giovani quindi il percorso se lo fanno quasi da sé diciamo. Finalmente si sta intravedendo un raggio di sole e se si inizierà a ripartire piano piano con il mondo del Palio, lì staremo a vedere. Non posso sbilanciarmi più di tanto a oggi e dire: “quel cavallo è perfetto per lì o quel cavallo perfetto per là” perché per fare bugiardo un uomo ci vuole un cavallo.”
8- Quanto ancora bisogna crescere?
“Con i cavalli non si finisce mai di imparare perché ogni giorno c'è una cosa diversa e nuova. Con loro non si smette mai di imparare nemmeno quando vai in pensione.”
9- Com'è stata la tua esperienza con Andrea Mari, cosa ti ha lasciato a livello professionale e umano e qual è il ricordo più bello che avete condiviso insieme?
“Con Andreino ho passato giornate e nottate veramente belle e indimenticabili nonostante molte volte mi abbia fatto arrabbiare. Però Andrea se non ti faceva arrabbiare a fin di bene non era contento. Mi ha insegnato il rapporto con le Contrade e a gestire tante situazioni e i legami forti specialmente a livello lavorativo e non posso fare altro che ringraziarlo. Poi di comune accordo ci siamo divisi perché si cresce. Lui è rimasto dov'era io mi son creato il mio spazio e ognuno di noi ha fatto il proprio percorso: lui ha continuato a stravincere mentre io se Dio vuole ho fatto le mie vittorie quindi me lo voglio ricordare così.”
10- Attese, speranze e sogni di Simone e i suoi cavalli.
"Le attese spero che siano veramente finite e che d'ora in avanti si possa tornare alla normalità e lavorare serenamente. La speranza e il sogno per me per i miei cavalli è che vada tutto per il verso giusto. Ci vuole pazienza in questo lavoro e -non lo nego- anche parecchia fortuna anche se a volte quest’ultima te la devi andare a cercare. Quindi ripeto: bisogna aver pazienza e andare avanti.”