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Con una lettera il Capitano del Palio ha espresso parere contrario sulla riammissione.
Dopo la squalifica del 2013 al Palio di Asti, Jonatan Bartoletti era stato riammesso alla partecipazione al Palio astigiano da parte del Sindaco Maurizio Rasero. Con una lettera il Capitano del Palio Michele Gandolfo ha espresso il proprio parere contrario alla decisione in quanto Scompiglio ha scontato soltanto 7 dei 10 Palii di squalifica comminati. Ricordiamo inoltre che Scompiglio quest'anno era stato ingaggiato dal Comune di Montechiaro. Questo il testo della lettera del Capitano del Palio: "Desidero con questa mia assumere posizione circa la notizia, apparsa anche sugli organi di informazione locali, del recente ingaggio per la prossima edizione del Palio, da parte del Comitato Palio del Comune di Montechiaro, del fantino Jonatan Bartoletti: decisione che sarebbe stata avvallata dal Sindaco di Asti a mezzo lettera inviata al rettore montechiarese con la quale egli avrebbe dichiarato il proprio nulla osta alla partecipazione del fantino alla prossima corsa.
Il ruolo da me rivestito di Capitano del Palio mi obbliga a rammentare a tutti quanto segue:
Con provvedimento del 20 settembre 2013 il fantino Jonatan Bartoletti, a seguito di quanto accaduto in occasione del Palio del 2013, è stato squalificato dal Capitano del Palio e dai Magistrati – ruoli in allora rivestiti da Enzo Clerico, nonché da Fabio Carosso e dal sottoscritto – per dieci edizioni della corsa del Palio; entro i termini stabiliti dal regolamento il sig. Bartoletti proponeva, ai sensi dell’allora vigente regolamento, reclamo allo stesso Capitano e ai Magistrati, i quali, dopo avere valutato il suo contenuto, lo respingevano con provvedimento del 15 ottobre 2013
Il sistema di giustizia paliesca (infrazioni, sanzioni, organi deputati a comminarle, termini per la loro impugnazione) è inserito nel Regolamento del Palio, approvato dal Consiglio del Palio, che costituisce un’associazione non riconosciuta, composta da rappresentanti di cariche (Capitano e Magistrati), di Enti Pubblici (Comune, Provincia, Regione, ATL, CRAT) e di altre Associazioni non riconosciute (i Comitati), alla quale è demandata tutta quanta la normativa regolamentaria e statutaria della manifestazione.
Tale sistema, consacrato appunto nel Regolamento del Palio, costituisce una “ius domestica”, ossia una forma di giurisdizione circoscritta alla manifestazione del Palio, del tutto indipendente dalla Giustizia Ordinaria (sia essa civile, penale o amministrativa), che all’epoca demandava al Capitano e ai Magistrati il compito di comminare sanzioni e di decidere sui reclami proposti contro di esse, senza alcuna previsione di revisioni di detti provvedimenti che, se pur in passato oggetto di richieste, non sono – correttamente – mai state accolte.
Nel caso del fantino Jonatan Bartoletti il procedimento previsto dal Regolamento (irrogazione della sanzione, reclamo, decisione di esso) si è tutto quanto consumato nel 2013 e la relativa decisione non può, pertanto, essere assolutamente riconsiderata, annullata, revocata, o messa in discussione. Neppure dal Sindaco di Asti, il quale rappresenta il legale rappresentante dell’Ente che si incarica della organizzazione materiale del Palio, ma che per ciò che concerne il suo Statuto e il suo Regolamento costituisce, pur essendone Presidente, uno dei consiglieri del Consiglio del Palio, tenuto a rispettarne, come tutti, le norme da esso collegialmente approvate.
Ciò considerato, in forza dei compiti assegnatimi dall’art. 10 (“Al Capitano del Palio spetta il comando delle manifestazione, secondo le disposizioni previste negli articoli del presente Regolamento, per l’intera durata delle stessa e cioè dall’inizio delle prove ufficiali sino alla premiazione”), visti anche gli articoli 40 quarto comma, nonché 63 terzo comma del Regolamento, ritengo utile avvisare tutti Voi che:
a) non sarà ammessa né l’iscrizione, né in ogni caso la partecipazione del fantino Jonatan Bartoletti alle prossime tre edizioni della corsa del Palio, avendo egli scontato ad oggi soltanto sette delle dieci edizioni di squalifica;
b) qualora un Comitato dovesse provvedere all’iscrizione del predetto fantino alla corsa, essa non sarà ritenuta valida, con la conseguenza che il Comitato non potrà partecipare al Palio, neppure utilizzando un fantino di riserva, il cui ricorso è ammesso soltanto in caso di impedimento del fantino titolare e quindi legittimamente iscritto".