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"La provincia è molto diversa rispetto ai miei anni".
"Già essere al Ceppo è positivo, si mettono le basi per cercare di andare fino in fondo. Purtroppo adesso con questa guerra siamo in brutta situazione e questo riguarda davvero tutti noi. Le previsite sono fondamentali per iniziare il percorso di avvicinamento al Palio che è l'anima della Città. Speriamo che la situazione rimanga tranquilla e che si possa vivere in serenità.
I cavalli nuovi alla Tratta? Io parto dal presupposto che i cavalli vanno visti in Piazza. Quello che si fa per i cavalli è tutto bello ma ci vorrebbe anche un pò di elasticità. Oggi anche la provincia è molto diversa rispetto a quella di quando correvo io.
E' giusto dare il tempo ai cavalli di potersi adattare poi non ci dimentichiamo che sono tutti cavalli allenati dai fantini quindi hanno già una buona preparazione. Certo che è nel Palio poi cambia tutto. Io sono per la qualità più che per la quantità: secondo me è inutile avere cavalli che non servono a niente. Alla fine sono 50 cavalli che girano in due Palii e, anche in caso di tre Palii, questo numero secondo me andrebbe bene lo stesso.
Chi andrei a cercare se fossi sempre in attività? Sicuramente il cavallo esperto ti fa fare quel salto in più. Io vengo da una scuola in cui i cavalli ce li inventavamo in quattro giorni: erano per la maggior parte cavalli sconosciuti a parte quei 7-8 che erano a Siena come ad esempio i cavalli di Canapino. Come ho detto prima, la qualità vale più della quantità. Rispetto a prima i cavalli li conosciamo molto meglio e li vediamo tutti i giorni: oggi il parco cavalli è più controllato e hanno dei vantaggi in più.
Io sono sempre per l'esperienza, anche Rimini e Panezio hanno vinto Palii ad età molto avanzata. Remorex è un cavallo che abbiamo scoperto grazie al Palio Straordinario perché erano molti anni che faceva la Tratta però il Palio è fatto anche di questo: scoprire cose nuove".