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"Io punto sempre alla vittoria".
Concludiamo le interviste ai capitani di Castel del Piano con Sabrina Rosati della contrada Borgo, vincitrice degli ultimi due palii nel 2018 e nel 2019.
Sabrina, purtroppo su questo palio pesa l'incognita del maltempo: puoi darci qualche aggiornamento in merito?
"Stasera alle 18,30 abbiamo una riunione con i veterinari per capire come ci possiamo organizzare in questi tre giorni. Ancora non abbiamo deciso nulla perché noi abbiamo delle idee ma volevamo confrontarci anche con i veterinari, soprattutto per capire quando fare le visite che prendono un sacco di tempo. Noi vorremmo fare le visite domani per essere pronti sabato. Purtroppo c'è anche l'incognita della pista perché, se dovesse piovere, non so in quali condizioni potrà essere".
Il Borgo come si sta avvicinando a questo palio?
"Noi siamo partiti un pò in sordina diciamo perché, fino a una decina di giorni fa, non eravamo molto d'accordo nel fare questo palio a maggio. Avevamo delle perplessità di vario genere e alcune si sono presentate come ad esempio il discorso riguardante il meteo. Negli ultimi giorni, però, devo dire che la contrada ha risposto in maniera fantastica: ho visto tanta partecipazione, soprattutto tra i giovani. Io ho sempre detto che siamo come un diesel: ci è voluto un pò di tempo per scaldarci ma adesso non ci ferma più nessuno, sentiamo molto l'aria di palio".
Ripartite da Carlo Sanna con tutti i cavalli?
"Sì, ripartiamo da lui perché mi sembra il minimo: è stato il vincitore degli ultimi due palii e in questi anni abbiamo costruito un rapporto fantastico, non solo di "lavoro" ma anche di amicizia. Ripartiamo da lui e Carlo monta tutti i cavalli: per non montarlo dovrebbe succedere veramente una disgrazia o un imprevisto dell'ultimo momento per cui il nostro piano A è Carlo Sanna e il nostro piano B è Carlo Sanna".
I capitani di Poggio e Storte ci hanno detto che si sarebbero aspettati un numero maggiore di cavalli iscritti alla tratta: tu come la vedi?
"Io mi aspettavo questo numero e anzi mi aspettavo un numero anche minore. Essere uno dei primi palii dopo due anni di stop, questo poteva secondo me incentivare i proprietari ma poteva anche portarli ad avere delle perplessità e poi effettivamente è andata così. Quindici cavalli sono un buon numero che ci permette di fare delle discrete batterie e di avere un ventaglio adeguato di cavalli da cui poter attingere. Mi sembra che ci sia una discreta scelta per cui non la vedo così negativa".
Che caratteristiche deve avere secondo te il cavallo ideale per il palio di Castel del Piano?
"Deve essere concentrato e tranquillo perché spesso le mosse sono lunghe. Inoltre deve essere un gran partente perché a Castel del Piano la partenza è molto importante. Salvo rarissime eccezioni, è difficile rimontare a Castel del Piano se non parti in testa".
Il fantino ideale che caratteristiche deve avere?
"Come il cavallo, deve essere un partente e stare molto attento alla mossa. La nostra mossa è molto particolare: non esistendo l'ordine al canape e il controcanape, la mossa si può allungare per molto tempo. Deve essere molto sereno come lo è stato Carlo negli ultimi due palii che abbiamo vinto e deve essere pronto a partire in qualunque momento visto che esiste la regola che dopo i 45 minuti si può partire".
In questo palio punterete più a guardare la vostra avversaria (Monumento n.d.r) o alla vittoria?
"Io scendo in piazza sempre con un solo obiettivo cioè quello di portare la vittoria in contrada. Guardo prima a fare bene per me e poi anche gli altri. Avendoci l'avversaria, un occhio non posso non darglielo però questa è una cosa che si dice male perché il nostro palio è a tratta e molto dipende dal cavallo che ti viene assegnato. Sicuramente non farò mai un palio solo in difesa: io gioco sempre all'attacco".
Voi non siete abituati ad avere due palii in un anno: hai già un piano in testa a seconda di come andrà questo palio, in prospettiva anche del palio ordinario di settembre?
"Sicuramente non siamo degli sprovveduti e abbiamo già lavorato ad un piano a lungo termine, vista la vicinanza tra i due palii. Vediamo come va a maggio e ci regoleremo di conseguenza per settembre. In questi due anni i rapporti con le altre contrade li abbiamo tenuti. Abbiamo dei piani in testa per portare a casa il più possibile".
Che significato ha per la comunità di Castel del Piano tornare a correre il palio dopo due anni di stop?
"Con tutte le perplessità, sabato pomeriggio quando abbiamo fatto la manifestazione delle bandiere, per noi è stata una rinascita. Il palio è una cosa bellissima che ci è mancata tanto. Tutte le città e i paesi di palio sanno cosa vuol dire stare due anni senza correre: è stato veramente un tuffo al cuore e un'emozione grandissima".