“Negli scorsi anni i piccoli contradaioli di San Marco avevano supportato con le proprie donazioni gli ambulatori pediatrici e la Neuropsichiatria infantile”
Grande sensibilità e generosità da parte della Contrada della Chiocciola, e in particolare della “Sezione Piccoli Chiocciolini”. Negli scorsi anni i piccoli contradaioli di San Marco avevano supportato con le proprie donazioni gli ambulatori pediatrici e la Neuropsichiatria infantile, quest’anno invece il prezioso gesto andrà a sostenere le attività della Chirurgia pediatrica. A consegnare la donazione il priore Marco Grandi e il presidente della Sezione Piccoli Chiocciolini Fabio Verdiani, che hanno regalato anche alcuni libri che andranno ad impreziosire la biblioteca del Dipartimento della Donna e dei bambini dell’Aou Senese.
«Il valore della solidarietà è uno dei cardini su cui si fonda la vita delle nostre Contrade e che deve essere patrimonio di ogni contradaiolo, soprattutto quando si parla di bambini - sottolineano il priore della Chiocciola Marco Grandi e il presidente della Sezione Piccoli Chiocciolini Fabio Verdiani -. La Sezione Piccoli Chiocciolini ha pertanto deciso di rinnovare questo appuntamento, nella convinzione che rappresenti un modo concreto per educare i nostri bambini a vivere un momento di attenzione e sensibilità nei confronti di piccoli che vivono giornate di difficoltà e una significativa occasione di crescita per tutti».
Ad accogliere la delegazione della contrada della Chiocciola, il direttore della Chirurgia pediatrica Francesco Molinaro e i professionisti del reparto. «Ringraziamo di cuore la contrada della Chiocciola – afferma il professor Molinaro -, la vicinanza del mondo delle contrade è particolarmente significativa per il nostro reparto e in generale per i piccoli pazienti del nostro ospedale. Il fatto che la contrada della Chiocciola abbia pensato di destinare i soldi che sarebbero stati spesi per le calze della Befana dei piccoli chiocciolini per le nostre attività, evidenzia il grande spirito che la contrada vuole tramandare alle future generazioni».
